Luci sulla lirica al Goldoni anche quest’anno, nonostante la crisi

Di Angela Simini, www.costaovest.info

Audio (mp3, ca. 1,3 MB)

Si apre la Stagione Lirica 2010-011 al Teatro Goldoni di Livorno e si accendono i riflettori sulla grave crisi economica che attanaglia il mondo della spettacolo e sui tagli operati dal governo sulla cultura, condizionando le scelte degli enti teatrali, anche pesantemente. Così la conferenza stampa nella Sala Mascagni del teatro Goldoni di Livorno ha avuto un incipit insolito, il soprano Chiara Mattioli, accompagnata al pianoforte dal pianista Gianni Cigna, ha interpretato con gusto “Son pochi fiori” dall’Amico Fritz di Mascagni.

Poteva sembrare, a tutta prima, il Siparietto, un omaggio al compositore  di punta del cartellone, ed anche un assaggio di coloriture musicali, come altre volte è avvenuto. Invece Marco Bertini, presidente C.d.A della Fondazione Goldoni, a sorpresa, accompagnato in sottofondo dalle note “ Vieni via con me” di Paolo Conte, sull’onda della recente trasmissione televisiva di Fazio e Sabiano, ha letto una serie di punti, tesi a evidenziare l’incongruenza delle affermazioni di Tremonti sulla cultura.

Insomma Bertini “resta” al posto di comando perché la passione che lo lega al Teatro Goldoni, a Livorno, allo staff a ai soci della Fondazione è più forte delle difficoltà che i tempi riservano. Ecco quanto si farà. Il primo appuntamento ufficiale con la lirica di un cartellone tutto italiano, in omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, cade il prossimo 7 dicembre, giorno della nascita di Pietro Mascagni, con l’esecuzione della “Messa di Gloria” al Teatro Goldoni, ore 21, in coproduzione col Teatro dell’Opera di Roma.

La Messa è un saggio giovanile di Mascagni, nel quale però si individuano i temi melodici della futura produzione operistica. Sul podio il maestro Mario Menicagli a dirigere l’Orchestra Massimo De Bernart, Coro Around Mascagni e Voci Bianche della Fondazione, tenore Simone Mugnaini e baritono Alessandro Luongo. Ciliegina sulla torta: ci sarà la straordinaria partecipazione del violinista solista Marco Fonaciari.

Sarà poi la volta del dittico Cavalleria Rusticana di Mascagni e dei Pagliacci, dramma in un prologo e due atti, libretto e musica di Ruggero Leoncavallo, il 5 febbraio 2011, ore 20.30, con replica il 6 alle 16.30, come nuovo allestimento della Fondazione Goldoni nei 120 anni di Cavalleria, in coproduzione con Teatro del Giglio di Lucca, Teatro di Pisa e Teatro Comunale di Modena. Il cast non è ancora stato completamente definito, ma sappiamo che interverranno coro e Orchestra della Toscana, sul podio Jonathan Webb, regia di Alessio Pizzech.

E’ poi la volta del Progetto Opera Studio ( Teatro Goldoni, del Giglio e di Pisa) e Teatr Welki-Opera di Poznan, che, oltre a formare giovani talenti, va alla riscoperta di opere poco conosciute e proporrà “Le convenienze e inconvenienze Teatrali” di Gaetano Donizetti, sabato 12 marzo, ore 20.30 e il 13 ore 16.30. Sul podio un grande musicista, Federico Maria Sardelli a dirigere l’Orchestra della Toscana. Il 14 maggio, ore 21.00, si ripete l’esperimento del Concerto Finale Cantiere Lirico della Fondazione Goldoni, con la premiazione operata da una giuria popolare.

E c’è ancora una chicca, il Concerto di Capodanno realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore Mascagni, 1 gennaio, ore 18.00: appuntamento caro ai livornesi e molto atteso. E non dimentichiamo gli appuntamenti in preparazione agli spettacoli. Lunedì 6 dicembre, in Goldonetta, incontro a cura di Daniele Salvini, ore 17.00 ingresso gratuito “Conoscere …la Messa di Gloria” di Mascagni. E non è tutto, perché Bertini ha in progetto il lancio della Fondazione Mascagni, con la quale coinvolgere gli eredi del compositore a cedere parte dei diritti di autore delle opere di Mascagni alla Fondazione stessa, che loro stessi potranno gestire e che potrebbero costituire nuova linfa per l’allestimento di opere del compositore livornese.

L’idea del coinvolgimento dei privati cade a proposito per l’intervento dell’assessore della provincia, Fausto Bonsignori, che esplicita appunto la necessità di catturare sponsor. Mario Tredici, assessore alla Cultura del Comune, lapidario secondo il suo solito, ma concreto, rinnova l’impegno dell’amministrazione a sostenere tre strutture culturali, la Fondazione Goldoni, l’Istituto Mascagni e la Fondazione Trossi Uberti, “piccola realtà, ma presente e sensibile”. Ed aggiunge che il Comune di Livorno aveva da sempre presentato il bilancio dell’anno entro dicembre. Ma quest’anno non è stato possibile, perché la voce “finanza pubblica” è ancora molto incerta: ulteriore prova e convalida delle difficoltà che hanno gravato sulle scelte del cartellone lirico e delle iniziative culturali.

A tirare su il morale è giunta di nuovo la bella voce di Chiara Mattioli che ha concluso l’incontro con “Voi lo sapete, o mamma” da Cavalleria Rusticana, accompagnata ancora da Gianni Cigna, pianista livornese particolarmente bravo.

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