Sociale, spot Otto per Mille sulla Scuola dei Mestieri.

Fonte: Ufficio Stampa 

Disponibili sul sito www.chiediloaloro.it i quattro video relativi alla “Scuola dei mestieri” della Caritas Diocesana di Livorno raccontano, attraverso le testimonianze di Fernando, dei ragazzi e degli operatori, i progetti realizzati.

 Un aiuto per rientrare nel mondo del lavoro, con profili richiesti dal mercato. Grazie ad un maestro artigiano, un assistente e un tutor, sono nati corsi di falegnameria, assemblaggio e riparazione di biciclette, sartoria, cucina sociale (etnica, pasticceria, ricette locali per colf e badanti), piccola manifattura (cuoio, legno, bomboniere).

Il progetto della Caritas diocesana, presieduta da suor Raffaella Spiezio, anche grazie a 130 mila euro dall’8xmille, ha formato giovani e over 35 (il 67% del totale), segno della difficoltà a ricollocarsi in età adulta dopo un licenziamento. Tra i prossimi laboratori: manutenzione (idraulica, elettricità, tinteggiatura, potatura di aree verdi), riparazione borse e scarpe, barbiere, stireria, fabbro, traslochi, informatica.

Oggi solo 1/3 dei partecipanti ai corsi non è italiano. E tra gli allievi 59% sono donne, 41% uomini. La scuola è oggi fiore all’occhiello del centro diocesano ‘Sorgenti di carità’, che raduna servizi di accoglienza e inclusione sociale, per restituire fiducia e dignità in tempo di crisi.

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Consegnata la Livornina a Vizzoni

Il 14 agosto,  nella Sala del Consiglio Comunale, Palazzo Municipale

vizzoniFonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno 

Livorno, 14 agosto 2014 – “Luciano Vizzoni ha sempre messo se stesso sempre a servizio degli ultimi, dei sofferenti, dei bisognosi”: con queste parole il sindaco Filippo Nogarin ha consegnato, il 14 agosto, nella sala del Consiglio Comunale, la Livornina d’Oro, massima onorificenza della Città, al pediatra di 3 generazioni di livornesi e uomo fortemente impegnato in politica e nel sociale.
“Non provavo un’emozione così grande da tanti anni – ha detto a sua volta il professor Vizzoni. “Sarò sempre a disposizione per darvi una mano se lo vorrete, per aiutarvi a portare avanti la vostra linea di sviluppo nel solco di una tradizione nel settore del sociale che fa onore a Livorno, la quale vanta strutture che fanno invidia a qualunque città, non solo italiana, come l’Oami”.

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La decisione di assegnare la principale onorificenza cittadina a Vizzoni era stata preannunciata dallo stesso sindaco nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, ed è stata deliberata la mattina del 14 agosto dalla Giunta.
D’accordo con il professor Vizzoni, quindi, è stato deciso di consegnare la Livornina il 14 agosto stesso, nel corso di una cerimonia pubblica.

Questo l’intervento del sindaco:

Inizio con la gioia più grande se mi permettete e cioè il fatto che questa cerimonia possa svolgersi qui nella Sala del Consiglio Comunale. Come vi ricorderete, infatti, sette giorni fa, nella comunicazione del 7 agosto, quando annunciai al Consiglio Comunale la volontà di conferire la Liburnina al Professor Luciano Vizzoni dissi due cose: che avremmo voluto farla nel più breve tempo possibile ma che ancora non sapevamo dove si sarebbe svolta la cerimonia. Bene il fatto che il Professore abbia ceduto a tutte le pressioni che ha avuto e abbia acconsentito a venire qui in Palazzo, lo dico sinceramente è davvero una GIOIA, per me ma penso per tutti. Peraltro questi banchi Lei non solo li conosce ma per anni li ha vissuti da sicuro ed autorevole protagonista.

Come sa Professore questa è la prima Liburnina che questa Amministrazione decide di conferire e lo dico sinceramente “non potevamo iniziare in modo migliore”. E sono sicuro che almeno su questo anche tutti i consiglieri di tutti gli orientamenti politici non potranno che essere concordi con me. Qui siamo infatti difronte ad una medaglia del peso di appena 22,30 grammi che però racchiude in sé simbolicamente quelli che chiamerei i “valori fondativi della comunità di riferimento”. E non è un caso, infatti, che questa medaglia rappresenti la massima onorificenza della città e venga conferita a personalità o persone giuridiche che si siano particolarmente distinte, con la loro attività, in ogni campo dell’impegno sociale, culturale ed economico.

Vede Professore sono due gli aspetti che fanno sì che la Sua persona abbia il profilo che la Liburnina richiede.

Il primo. Lei non è stato il medico pediatra di tre generazioni di questa città, Lei è stato un medico che ha messo la sua professione al servizio di tutti.

E sfido chiunque a non riconoscere quanto tra tutte le numerose e preziose specializzazioni mediche quella del pediatra non abbia un elemento di enorme valore aggiunto rispetto a tutte le altre, che è evidentemente quello di essere rivolta ai BAMBINI. Da questo punto di vista Professore capisco però bene che proprio perché bambini gioia ( successo nel percorso di guarigione) e dolore (impossibilità di guarire) vengano entrambi incredibilmente amplificati.

Il secondo. Lei non solo ha messo la sua professione al servizio di tutti. Lei ha messo se stesso al servizio degli ultimi, dei sofferenti e dei bisognosi.

Il suo impegno nel sociale è per noi tutti un insegnamento di indubbio grande valore. Mi piace fare soltanto tre brevi cenni: il suo impegno come Presidente del Comitato Unitario Handicappati a favore dei diversamente abili soprattutto nell’ottica genitoriale del dopi-di-noi; il suo “Progetto Celiachia” quando con l’Associazione Livornese di solidarietà con il popolo Saharawi riuscì grazie anche ad un cofinanziamento europeo a recarsi nella tendopoli svolgendo azioni di screening, cura ed educazione sanitaria e dietetica a personale medico in loco; il suo impegno attuale, come presidente storico dell’Associazione Insieme per la Vita a favore dei bambini affetti da leucemia.

Lei ama ripetere che “null’altro ha fatto che il suo dovere”.

Noi la pensiamo diversamente e per questo La Liburnina è un piccolo nostro “grazie”.

Visita dell’assessore al sociale Ina Dhimgjini al blocco della Chiccaia

dhimgijiniIl 5 agosto è prevista la conferenza dei servizi in Comune

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno

Livorno, 2 agosto 2014 – L’assessore Ina Dhimgijini ha accolto l’invito che le avevano rivolto alcune famiglie di Shangai, di andare a visitare le loro case nel blocco della Chiccaia. Le famiglie sono in attesa di un alloggio Erp di nuova costruzione in parte dell’Isolato giardino in Corea, in parte alla Padula e dovranno lasciare la Chiccaia (com’è noto lo sgombero e le nuove assegnazioni rientrano nel progetto dei piani di Recupero). Accompagnata dal presidente di Casalp Stefano Taddia, ieri, venerdì 1 agosto si è recata negli alloggi della Chiccaia.

Le famiglie hanno ribadito la loro urgenza di arrivare alle nuove assegnazioni, dato che le case della Chiccaia non sono in buone condizioni, e l’assessore ha assicurato che su questo punto non si torna indietro e che il 5 agosto vi sarà una conferenza dei servizi in Comune per affrontare complessivamente la questione dei piani di recupero e il destino dell’edificio di Shangai.

“La realtà che vedo con i miei occhi è delicata e allarmante. Quella che viene definita l’altra Livorno è in realtà la Livorno di tutti”, dichiara l’assessore, aggiungendo, “come si fa a vivere in queste abitazioni? E, soprattutto, questa situazione può definirsi di dignità sociale?”

L’assessore Dhimgijini ha sottolineato che nella la conferenza di servizi in Comune sarà sua premura portare le istanze di questi cittadini (in particolare l’aspetto delle pre-assegnazioni) ed accelerare il più possibile le dinamiche attuative.

L’assessore ringrazia altresì i cittadini che le hanno consentito di conoscere una giovane signora che, purtroppo, da molti anni, è praticamente reclusa nella sua abitazione a causa delle gravi condizioni di salute. Ringraziando tutti della loro presenza e della loro disponibilità l’assessore Dhimgijini si interroga: “E’ possibile essere reclusi in quella che dovrebbe essere una casa fonte di unione e gioia? È possibile, dopo aver visto tutto ciò, non aver potuto finora far niente? Ma, soprattutto, è possibile e giusto adesso attivarsi tutti insieme per fare qualcosa? Dobbiamo risolvere questa situazione perché ne è giunto il momento e perché queste persone hanno bisogno del loro riscatto sociale”.

Lunedì incontro in Regione sul futuro della raffineria Eni di Livorno

Fonte: Ufficio Stampa Giunta Regionale

Scritto da Alessandro Federigi,raffineria_eni

FIRENZE – Il punto sul futuro e il ruolo della raffineria Eni di Livorno. E’ questo il tema dell’incontro che l’assessore a lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha convocato per lunedì 4 agosto a Firenze, accogliendo la richiesta che era stata avanzata dai sindacati dei chimici FILCTEM-Cgil, FEMCA-Cisl e UILTEC-Uil. Alla riunione sono stati invitati i sindaci dei Comuni di Collesalvetti e Livorno e il presidente della Provincia di Livorno.

“E’ necessario – spiega Simoncini – seguire con la massima attenzione quanto si sta muovendo attorno agli orientamenti nazionali sulla raffinazione da parte di Eni. Al tavolo di lunedì ascolteremo le valutazioni e le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali e valuteremo anche l’opportunità di un intervento della Regione, in accordo con le istituzioni locali, su Eni e sul Governo al fine di ottenere rassicurazioni sulle prospettive del polo livornese”.

Nessuno stop all’assegnazione degli alloggi a chi dovrà lasciare il blocco della “Chiccaia”

Lo ha assicurato l’assessore Dhimgjini che ha ricevuto i cittadini di Shangai

dhimgijiniLivorno, 18 luglio 2014 – L’assessore alla Casa Ina Dhimgjini, insieme alla dirigente comunale del settore Sociale e Casa e al responsabile dell’ufficio Casa, ha incontrato questa mattina un gruppo di abitanti del blocco 417 (detto della “Chiccaia”) di Shangai. Si tratta di coloro i quali avevano messo in atto una protesta, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, per il presunto stop dato dal sindaco Nogarin all’assegnazione di nuovi alloggi a chi dovrà lasciare il blocco della Chiccaia (com’è noto interessato dalle procedure dei Piani di Recupero).
L’assessore ha voluto riceverli tempestivamente, per dar loro modo di esprimersi, e per precisare che, da parte del sindaco, non vi è stato mai alcuno stop. Semplicemente, ha spiegato, la nuova Amministrazione doveva prendere visione, in maniera approfondita, di atti e procedure relativi al programma di sgombero del blocco della Chiccaia, e delle modalità di assegnazione e trasferimento dei nuclei coinvolti dallo sgombero in nuove case Erp. Vi sarà su questo tema, ha informato l’assessore, un passaggio a breve in una conferenza dei servizi con tutti gli uffici competenti e, a seguire, una seduta di giunta dedicata all’argomento.
La giunta dovrà valutare, tra l’altro, le possibilità di riuso o di riedificazione dell’edificio di Shangai, che non erano ancora state pianificate dalla precedente Amministrazione. Perfezionare, con atti ben precisi, il destino dell’immobile che verrà sgombrato, prima di svuotarlo – ha chiarito l’assessore – è un passaggio di evidente necessità da parte dell’Amministrazione Comunale.
Tutto questo, ha assicurato l’assessore Dhimgjini, non pregiudicherà il percorso già avviato, che prevede, per l’operazione di sgombero della Chiccaia e relative nuove assegnazioni (sempre avendo cura di mantenere in equilibrio le superfici di alloggi da destinare per le graduatorie e quelle per il recupero urbano), la disponibilità di 76 alloggi dell’Isolato Giardino in Corea – in fase di ultimazione – più eventualmente parte dei 32 alla Padula, in fase di costruzione.
Infine, ai cittadini presenti all’incontro che l’hanno invitata a visitare le loro abitazioni, l’assessore ha dato la propria disponibilità.

Ufficio Stampa Comune di Livorno