“Locandine mai viste”, una rassegna di “falsi storici e futuri”

L’Associazione Culturale Extra Factory organizza la prima edizione della «RASSEGNA DI FALSI STORICI E FUTURI – LOCANDINE MAI VISTE».
Un concorso per artiste e artisti, per questa prima edizione dedicato alle «Locandine (mai viste) del Cinema italiano», con lo scopo di promuovere e valorizzare questo specifico aspetto della grafica e dando al contempo la possibilità a talenti di oggi, anche giovani esordienti, di trarre spunto da tutto il patrimonio ideale della decima musa per nuove interpretazioni.
Non a caso Livorno quest’anno, con Effetto Venezia, fa riferimento al Cinema italiano, che alla città ebbe a ispirarsi sia come soggetto / ambientazione che come location per diverse produzioni (basti pensare a film come Senza Pietà di Lattuada, Tutti a Casa di Comencini, Notti Bianche di Visconti o anche Ovo Sodo e La Prima Cosa Bella di Virzí).
La locandina (di dimensioni finite 61x91cm, spessore max 1cm e come margini di sicurezza 2cm) dovrà contenere chiari riferimenti a un film specifico italiano anche non ambientato a Livorno, sia nel testo (titolo) che nell’illustrazione, del quale avrebbe potuto o potrebbe ancora fungere da promozione per il pubblico.
Sono ammesse opere di grafica, illustrazione, collage, pittura (olio, acrilico, acquerello ecc.) E’ accettata sia la lavorazione tradizionale sia digitale, purché non provenga da AI.
In sintesi, è richiesto all’artista di rivisitare la locandina: immagini di aver realizzato la locandina che la produzione scelse a suo tempo di non pubblicare per vari motivi (il titolo del film può essere anche diverso dall’originale e riferirsi ad una scena/dialogo del film).
Scadenza delle iscrizioni e invio files domenica 16 luglio 2023.
Le venti locandine finaliste saranno esposte presso gli spazi di Extra da venerdì 28 luglio in occasione del primo giorno di Effetto Garibaldi a domenica 6 agosto, ultimo giorno di Effetto Venezia, giorno in cui sarà annunciato anche il/la vincitore/trice della Mostra personale. Iscrizioni e regolamento sul sito ufficiale: https://extrafactory.it/lmv2023/
Per ulteriori informazioni: info@extrafactory.it

Alcune note sulla parola Jevromajdan.
«Euromaidan» è una parola macedonia costituita dalle parole Euro” inteso come abbreviazione di Europa,
e Maidan, in riferimento alla piazza dell’Indipendenza la piazza principale di Kiev dove si concentrarono le
proteste iniziali. Il movimento venne nominato in base all’hashtag #euromaidan utilizzato inizialmente sui
social network per organizzare le proteste. Ben presto, sui media internazionali, la manifestazione divenne
popolare con questo nome. Durante le proteste la parola “Maidan” (piazza) giunse a indicare di per sé
l’attività politica in pubblico.
Gli eventi dell’Euromaidan sono conosciuti anche con il nome di Eurorivoluzione o “Rivoluzione della
dignità”.

Biografia dell’Autore.
Pier Paolo Patti (1978) ha sperimentato negli anni diversi linguaggi. espressivi utilizzando diversi media e, molto spesso, fondendo tra loro diverse tecniche per dar vita a spazi installativi complessi e multisensoriali.

Dal forte impatto emozionale, le opere di Patti sono legate a doppio filo con le tematiche sociali. Politica, religione e diseguaglianze in generale sono i temi su cui si fonda il Lavoro dell’artista che restituisce sempre diversi piani di lettura, grazie ai numerosi riferimenti a testi antichi, alla numerologia e alle ideologie del Novecento. Le strutture sociali che si sono susseguite nei secoli e che hanno di fatto creato il pianeta che abitiamo, sono per Pier Paolo Patti fonte infinita di stimoli e spunti su cui riflettere; l’obbiettivo primario delle sue opere sembra tendere verso la creazione di luoghi fertili al confronto, al dialogo: opere effimere e icone destinate a durare secoli.
“L’arte è condivisione di pensiero e azione, è urgenza di esprimere la propria visione del mondo”, con queste parole l’rtista intende il “fare artistico” mai banale o fine a se stesso, bensì un momento di riflessione, una curiosità, un suggerimento per spazi di pensiero alternativi.
Negli anni Pier Paolo Patti ha esposto le sue opere in diverse mostre collettive in Italia e in Europa. Realizzato mostre personali, tra le quali “Roots” a Tehran (Iran) a cura di Yasaman Tamizkar e Maryam Bagheri, “Rendez- vous en Europe” a Parigi curata da Martial Verdier, “ABB – perdono e inconsapevolezza” a Napoli e “Skèpsis” a cura di Franco Cipriano. Nel 2013 è invitato a partecipare alla VIII Shiryaevo Biennale of Contemporary Art di Shiryaevo (Russia) e tra il 2018 e il 2020 vince due importanti concorsi: “Artist in Residence” indetto dall’IGAV di Torino e “Premio Paolo VI per l’arte contemporanea” indetto dalla Centro studi Paolo VI sull’arte moderna e contemporanea. Ha partecipato a numerosissimi festival internazionali dedicati all’audiovisivo con cortometraggi e video d’arte. Una lunga lista di attività e collaborazioni lo hanno reso nell’arco di un ventennio, un artista poliedrico e prolifero. Pier Paolo Patti è presente in cataloghi e riviste d’arte e nuovi linguaggi con testi di: Marco Alfano, Maryam Bagheri,
Raffaella Barbato, Michela Becchis, Franco Cipriano, Michele Corleone, Tiziana Di Caro, Annapaola Di Maio, Chiara Gelato, Felicio Izzo, Nelya Korzhova, Mario Laporta, Giuseppe Limone, Salvatore Manzi, Antonio Maiorino, Dario Marchetti, Jean-Louis Poitevin, Carla Rossetti, Pasquale Ruocco, Paolo Sacchini, Stefano Taccone, Giacomo Verde, Maurizio Inchingoli, Novella Troianiello, Stefania Zuliani.
Nell’anno accademico 21/22 è docente di Installazioni Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia.

La mostra è visitabile tutti i giorni da giovedì 1 a mercoledì 14 giugno 2023
(domenica e martedì giorni di chiusura) con orario 10.00 – 13.00 e 18.00 – 20.00.

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