Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno
Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha inviato una lettera al prefetto Domenico Mannino perché intervenga con il Governo e le altre autorità competenti per risolvere la questione dell’ossigenazione delle acque dei Fossi.
Di seguito il testo della lettera.
Livorno, 29 maggio 2009
Al Prefetto di Livorno
Dr. Domenico Mannino
e,p.c. Al Sottosegretario Presidenza Consiglio dei Ministri
Dr. Gianni Letta
e, p.c. Al Ministro Sviluppo Economico
On. Claudio Scajola
e, p.c. Al Ministro Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
On. Stefania Prestigiacomo
e, p.c. Al Presidente Regione Toscana
Dr. Claudio Martini
e, p.c. Al Presidente Enel
Dr. Piero Gnudi
La città di Livorno è, come noto, caratterizzata dalla presenza di canali che scorrono interamente in ambiente urbano costeggiando in alcuni tratti emergenze architettoniche di valore (Fortezza nuova e Fortezza vecchia); tali canali sono accessibili da banchine e scalandroni sui quali si affacciano cantine storiche vissute quotidianamente dai cittadini. Tutto l’insieme va a costituire un vero e proprio sistema di vita sociale contraddistinto dalla presenza dell’ambiente idrico.
Negli anni ‘70 le acque dei canali presentavano una situazione di sofferenza per la scarsità di ossigeno dovuta alla assai ridotta movimentazione idrica. Si poteva conseguentemente osservare una ridotta presenza di specie viventi ed un elevato tasso di torbidità delle acque: la forte anossia inoltre conduceva alla formazione di gas maleodoranti. Le indagini conoscitive condotte su vari parametri confermavano la criticità della situazione.
All’inizio degli anni ’80 l’Amministrazione Comunale fu in grado di dare risposta risolutiva al problema con un progetto specifico basato sull’immissione forzata delle acque di raffreddamento della centrale termoelettrica ENEL nel sistema dei canali cittadini. Tale progetto, costituito essenzialmente da un’opera di sbarramento presso il punto di scarico delle acque di raffreddamento, fu realizzato nel 1983.
Da tale data fino a pochi giorni fa la soluzione adottata ha garantito una buona situazione delle acque dei canali che hanno visto aumentare la fauna ittica anche in termini di diversità biologica: durante la stagione estiva non sono mai stati riscontrati episodi di anossia e formazione di odori sgradevoli.
Recentemente la ridotta attività della Centrale ENEL (pressoché inattiva da metà aprile ad oggi) dovuta ad una bassa richiesta di mercato, ha condotto al frequente fermo impianti e conseguentemente alla non necessità dell’avvio delle pompe di raffreddamento; molto rapidamente la situazione è precipitata determinando la scomparsa dell’ossigeno in vari tratti dei canali.
Al fine di scongiurare possibili problemi di natura igienico-sanitaria, l’Amministrazione Comunale convocava la Direzione della Centrale ENEL richiedendo comunque un riavvio controllato delle pompe.
ENEL si è impegnata all’attivazione di una pompa per circa 12 ore al giorno tenendo comunque conto degli esiti del monitoraggio eseguito costantemente da ARPAT Livorno.
Se è vero che la situazione dell’ossigeno disciolto è migliorata, va evidenziato che permangono forti preoccupazioni per il prossimo futuro. Tenuto anche conto di una recente fioritura algale determinata da Diatomee fortunatamente non tossiche e dall’imminente rialzo della temperatura atmosferica, si ritiene che la soluzione d’emergenza individuata per l’immediato non possa garantire per il medio periodo adeguata risposta alla problematica.
E’ da sottolineare che ENEL Livorno non è in grado di fornire informazioni riguardo alla ripresa delle attività produttive, ripresa che consentirebbe di ripristinare quella situazione di equilibrio ecologico che è stata presente dal 1983 sino a pochi giorni fa.
Quanto sopra è dunque motivo di forti preoccupazioni per questa Amministrazione ed in particolare per i seguenti motivi:
· i canali si trovano all’interno del centro urbano e sono costeggiati da numerose abitazioni. Pertanto vi è timore dell’insorgenza di problemi igienico-sanitari per la formazione di sostanze tossiche e maleodoranti;
· i canali sono direttamente collegati al mare e pertanto una nuova e possibile fioritura algale può determinare drastiche conseguenze di natura igienico-sanitaria, sulla balneazione;
· la situazione nel suo complesso può determinare effetti negativi sul turismo e sulle attività culturali. Si ricorda che Livorno basa la sua attività turistico-ricettiva sul mare e sul sistema dei canali cittadini;
· la situazione può determinare l’irreversibile distruzione di un ecosistema idrico, ricostruito in trent’anni e molto amato dai cittadini.
Per quanto sopra, stanti le limitate competenze in materia dell’Amministrazione Comunale, si chiede un autorevole intervento della S.V. presso il Governo della Repubblica per promuovere l’immediata attivazione di un tavolo aperto a tutte le parti coinvolte, al fine della ricerca di una soluzione definitiva.
Anticipatamente ringraziandoLa per l’attenzione che vorrà riservare a questa mia, distinti saluti.
Alessandro Cosimi