Borgo di Magrignano, entro un mese tutto il complesso dovrebbe essere allacciato alle linee elettriche

Fonte Comune di Livorno

vicesindaco Bruno Picchi - Copia

L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Vicesindaco Bruno Picchi, sta lavorando incessantemente sulle delicate questioni riguardanti Borgo di Magrignano.
In programma anche per la prossima settimana una serie di riunioni tese a risolvere sia i problemi degli allacci elettrici (è costante il rapporto di mediazione con Enel con cui il Vicesindaco ha avuto un incontro nei giorni scorsi) che quelli alle linee del gas.
Il Vicesindaco avrà nei prossimi giorni un incontro con il Presidente  e i tecnici Asa per arrivare alla risoluzione del problema delle linee gas per coloro che non sono ancora allacciati.
Sembra inoltre avviarsi ad una positiva conclusione la questione degli allacci alle linee elettriche. Com’è noto Edilporto e le singole cooperative oltre ad avere avviato il pagamento delle fatture Enel pregresse, hanno in gran parte pagato quelle che vengono definite le “quote potenza” per realizzare i definitivi allacci.
“Enel  ha dichiarato all’Amministrazione – informa il Vicesindaco Picchi – che se tutto procederà regolarmente, nell’arco di un mese dal pagamento delle quote potenza potrà essere allacciato tutto Borgo di Magrignano”.
Come si ricorderà, una quindicina di giorni fa, Enel aveva distaccato l’energia di cantiere poiché i soggetti privati non avevano mantenuto l’accordo stipulato il 29 maggio scorso, in un apposito tavolo convocato in Prefettura dal Prefetto insieme all’Amministrazione Comunale.
Sulla base l’intervento dell’Amministrazione Comunale, che si era fatta garante verso Edilporto, il problema era stato – temporaneamente –  risolto entro poche ore.

Calcio, Verona-Livorno 2-1

Di Marco Ceccarini, www.amaranta.it

logo_livornoSconfitta immeritata del Livorno a Verona. Gli amaranto recriminano per un’espulsione non sancita da Tommasi ai danni di Hallfredsson e soprattutto per il rigore, apparso abbastanza dubbio, concesso ai gialloblu nel secondo tempo, in virtù del quale Jorginho ha segnato la seconda rete dell’Hellas. Nel primo tempo gli amaranto hanno dominato. Dopo il vantaggio trovato dai padroni di casa con Iturbe, Rinaudo era riuscito a pareggiare a fine primo tempo. Nella ripresa, però, il gol su rigore di Jorginho ha dato al Verona la vittoria. Un pareggio, forse, sarebbe stato il risultato più giusto.

PORTI UE: COSIMI, REGOLE RISPETTINO ESIGENZE LOCALI E RILANCINO INVESTIMENTI

Fonte Comune di Livorno

La Commissione per le Politiche di Coesione Territoriale del Comitato delle Regioni UE ha adottato questa mattina a bruxelles un progetto di parere sulla proposta di regolamento che istituisce un quadro per l’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria nei porti. Il progetto è stato illustrato dal relatore del progetto di parere, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi (PSE), vicepresidente del Comitato delle Regioni e presidente Anci Toscana.

Il progetto sarà votato in plenaria a dicembre e chiede che l’intervento normativo dell’UE lasci margini adeguati agli Stati Membri per rispondere alle specifiche esigenze dei loro porti. Attualmente, infatti, i modelli gestionali sono estremamente differenziati e regole rigide rischiano di penalizzare o favorire situazioni locali ostacolando una competizione equilibrata tra gli scali europei e il recupero di efficienza necessario.  Tra gli aspetti più delicati affrontati nel parere c’è l’urgenza di chiarire la normativa sugli aiuti di stato per le infrastrutture, creando un contesto più favorevole per gli investimenti. Regioni e città sono inoltre preoccupate dai rischi di appesantimento degli adempimenti burocratici legati alla creazione di una nuova autorità europea per i porti, proposta dalla Commissione.
Il parere: http://www.toad.cor.europa.eu/ViewDoc.aspx?doc=cdr%5ccoter-v%5cdossiers%5ccoter-v-041%5cIT%5cCDR3610-2013_00_00_TRA_PA_IT.doc&docid=2937290

Queste le dichiarazioni del Sindaco Alessandro Cosimi:

“Il progetto di parere prova a definire il giusto equilibrio tra la necessità di rispettare le esperienze locali e quella di garantire, al contempo, un’adeguata omogeneità normativa per il settore portuale. E’ evidente quindi che vanno esclusi dal campo di applicazione delle nuove regole  tutte le attività che si configurano come servizi pubblici, servizi tecnico nautici – ormeggio, dragaggio ecc. – e tutte le operazioni di servizio che, a nostro avviso, devono essere governate dagli organismi nazionali competenti in un rapporto di collaborazione con gli enti locali. Dobbiamo evitare in ogni modo una ulteriore burocratizzazione del settore, usando meglio ciò che già esiste. Non serve dunque una nuova autorità europea.
C’è un confronto aperto anche sulla scelta dello strumento normativo da utilizzare. La Commissione propone un regolamento, cioè un impianto stringente di norme comuni, mentre noi propendiamo riteniamo necessario garantire maggior margini di intervento agli Stati membri, risultato che si può ottenere optando per una direttiva. C’è anche chi vorrebbe limitare al minimo l’intervento di Bruxelles e chiede di fermarsi alle linee guida. Se però l’obiettivo della Commissione è di avere porti più competitivi riteniamo che un regolamento non sia in grado di garantire condizioni omogenee di competizione. Il quadro è molto differenziato, in alcuni Paesi i porti, anche se sono a capitale pubblico, vengono gestiti con forme di governance molto vicine a quelle del settore privato, con una libertà d’azione che è completamente diversa da quella normalmente concessa alle autorità di gestione pubbliche. Per far compiere a tutti un passo avanti dobbiamo affrontare la questione normativa, aumentare la trasparenza degli aiuti di Stato –  che sarà il tema decisivo –  e promuovere gli investimenti infrastrutturali, chiarendo che i nostri porti il terminale e il gate delle reti transeuropee di trasporto TEN-T e non isole scollegate, abbandonate. Questo ultimo tema pone un grande problema a livello nazionale italiano, quello di politica per i porti che selezioni gli investimenti e li orienti in una strategia complessiva. Oggi tutti fanno quello che gli pare, noi dobbiamo invece integrare e diversificare l’offerta di servizi,  senza deprimere la volontà di investire. Un esempio su tutti: Se dovessimo completare tutti i terminal contenitori progettati oggi in Italia  avremmo un’offerta capace di gestire 25 milioni di teu all’anno. Oggi ne circolano 10, si calcola che raddoppieranno da qui al 2030 ma noi non poi possiamo generare una sovraccapacità di offerta. Per essere competitivi bisogna star dentro una programmazione sensata, che garantisca un uso adeguato dei soldi  pubblici”.

Dichiarazione del sindaco Cosimi sul rilancio porti/sostenibilità:

“Una nuova direttiva per il settore portuale dovrebbe integrarsi con i piani dell’UE nel settore della “crescita blu”, dl trasporto sostenibile e delle autostrade del mare. Servirebbe soprattutto un intervento specifico per il settore “RO-RO”, i traghetti che trasportano merci e passeggeri. Si tratta di una modalità importantissima per molte delle popolazioni più deboli, per esempio per le aree insulari, così come per popolazioni di Paesi terzi del Mediterraneo che attraversano una fase politica delicatissima. Abbiamo chiesto alla Commissione di occuparsi di questa questione, perché, pur avendo escluso il traffico passeggeri dai settori di intervento delle nuove regole, bisogna armonizzare i regolamenti a livello UE perché solo così possiamo davvero diminuire il trasporto su gomma. L’altro grande capitolo che riguarda la sostenibilità è quello relativo all’impatto sull’ambiente marino dei dragaggi e degli interventi di infrastrutturazione portuale. E’ fondamentale che le decisioni su questo fronte siano saldamente in mano pubblica perché oggettivamente ineriscono alla qualità dell’ambiente e della vita delle nostre comunità. Ad esempio in una città come Livorno, con un porto merci  importante, un’operazione di dragaggio darebbe respiro al traffico contenitori, ma oltre alle merci varie ci sono anche i pescatori. Se si depositassero davanti al porto tutti i sedimenti di una città nata nel 500 e diventata industriale nel 700, è evidente che si ucciderebbero le attività di pesca. E’ chiaro che decisioni di questo tipo devono essere gestite dal settore pubblico, tenendo presenti, oltre agli aspetti strettamente economici, le dinamiche sociali e la qualità della convivenza”.

Un incontro su don Roberto Angeli

Fonte Comune di Livorno

Si concludono questa settimana, con un  incontro su don Roberto Angeli, venerdì 27 settembre, le celebrazioni per il 70° anniversario della proclamazione dell’Armistizio dell’8 settembre 1943.

L’anniversario è stato ricordato dal Comune di Livorno con una serie di iniziative partite l’8 settembre, promosse insieme all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Livorno, all’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti-Livorno, Associazione Nazionale Ex Internati-Livorno, Associazione Nazionale ex Deportati Livorno e Pisa, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea nella Provincia di Livorno.

Ore 10,00 Palazzo della Provincia – Sala Consiliare

“Una vita per la libertà. Don Roberto Angeli a 100 anni dalla nascita”

Consegna di una onorificenza al Comitato Livornese Assistenza fondato da don Angeli, alla presenza degli studenti e degli insegnanti che hanno partecipato al Treno della Memoria 2013.

Interventi di saluto da parte di Giorgio Kutufà, Presidente della Provincia di Livorno, Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno, Laura Bandini, Presidente dell’ISTORECO Enrica Talà, Direttrice del Centro Studi don Angeli.

Apertura straordinaria biblioteca labronica per Bibliopride

Fonte Comune di Livorno

biblioteca

Un vero e proprio scrigno di tesori quello che il Comune di Livorno apre, in via straordinaria, domenica prossima, 29 settembre, alla Biblioteca Labronica “F. D. Guerrazzi” (viale della Libertà) nell’ambito della manifestazione “Bibliopride 2013”, organizzata dall’Associazione Italiana Biblioteche.
Sono in programma a Villa Fabbricotti alle ore 16 e alle ore 17, visite guidate gratuite (e senza bisogno di prenotazione) per ammirare, tra l’altro, l’originale della prima edizione dell’”Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert, stampata dal 1770 presso l’antico Bagno dei forzati, e il manoscritto originale di Ugo Foscolo “Le Grazie”.
Inoltre verranno esposte anche alcune delle splendide Cinquecentine che fanno parte del pregevolissimo patrimonio della Biblioteca e una selezione preziosa di autografi di papi, imperatori, politici e artisti dell’Autografoteca Bastogi.

La Biblioteca Labronica, intitolata a Francesco Domenico Guerrazzi, è la principale biblioteca pubblica di Livorno. Ha sede nell’antica Villa Fabbricotti, nei cui magazzini sono conservati 120.000 libri, 1.500 manoscritti e 60.000 autografi. Le origini vanno ricercate nell’Accademia Labronica fondata da Giuseppe Vivoli nel 1816 allo scopo di promuovere le lettere, le scienze e le arti a Livorno. I soci fondarono una prima biblioteca, che nella prima metà dell’Ottocento contava già 7.000 volumi; essa fu aperta al pubblico e successivamente, dopo la metà del secolo, fu donata al Comune ed ingrandita. Qui si trova una ricca collezione di autografi (come quelli di Giacomo Leopardi e Galileo Galilei), manoscritti (ad esempio di Ugo Foscolo) e antichi volumi stampati a Livorno sin dal XVII secolo; in particolare merita di essere ricordata come detto l’edizione dell’Encyclopédie, Nel tempo la biblioteca si è arricchita grazie ai notevoli lasciti, come quelli della famiglia Bastogi, che nel 1923 donò al Comune la vasta collezione di autografi nota come “Autografoteca Bastogi”.

Il Sistema Documentario Provinciale di Livorno, di cui la Biblioteca Labronica è il centro, parteciperà anche alla giornata conclusiva di “Bibliopride”, sabato 5 ottobre a Firenze, con un proprio stand in piazza Santa Croce, luogo simbolo della città toscana e della cultura italiana, aperto per l’occasione a biblioteche e bibliotecari.

Info: http://www.bibliopride.it/