La “Vetrina del Gusto” presentata al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo

Di Michela Giorgi

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Il Progetto “Promozione del territorio per la competitività e l’innovazione nello spazio rurale transfrontaliero” detto Terragir 2 promuove la collaborazione tra le piccole imprese e altre imprese del territorio con la creazione di vetrine come la “Vetrina del Gusto” che è stata realizzata con i finanziamenti del P.O. Italia-Francia Marittimo ed è collocata presso il parco del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno.

Questo spazio espositivo è stato inaugurato ieri  e presentato dal dirigente responsabile del settore Agricoltura della Provincia, Paolo Teglia e sono in mostra prodotti artigianali e agroalimentari di qualità che provengono dalle aziende che sono attive nel territorio provinciale ma anche in quelli dei partner del progetto (Regione Liguria, ODARC–Corsica, Province di Grosseto, Livorno, Pisa, Massa Carrara e Lucca).

Alla “Vetrina del Gusto” sono esposti prodotti agricoli e ittici (anche trasformati), artigianali, locali e prodotti DOP, IGP, DOC, DOCG.

All’interno del parco del Museo è disposta una tensostruttura, con un chiosco – bar semovibile dove i visitatori potranno chiedere informazioni su progetti e degustare i prodotti provenienti dai luoghi di origine.

Ci sono altre vetrine o in via di preparazione presso l’Enoteca di Portoferraio e il Comune vecchio di Bibbona.

Il progetto “Terragir 2” ha creato inoltre gli spazi virtuali con le nuove  applicazioni per smartphone “Strada del Vino”.

Con l’App che è consultabile presso la “Vetrina del Gusto” del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo e che si scarica anche dagli store di Apple e Android saranno visualizzati i percorsi enogastronomici presenti con aggiornamenti e con georeferenziazione non solo delle fattorie didattiche e delle aziende agricole ma anche dei luoghi di interesse culturale turistico e di ristorazione per esaltare l’essenza dei luoghi dove vengono realizzati i prodotti.

 

 

….Sipario! Il Grattacielo e altre storie- mostra alla Biblioteca ( dal 3 al 28 ottobre)

Fonte Comune di Livorno

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Si aprirà sabato 3 ottobre (l’inaugurazione è alle ore 18) alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi” di Villa Fabbricotti, “…Sipario! Il Grattacielo e altre storie” , una mostra documentaria che fa capo al Fondo Beppe La Salvia, sulla storia del teatro a Livorno (all’interno del Centro Artistico “Il Grattacielo”)  a partire dagli anni Cinquanta fino alle soglie del 2000.

La mostra , promossa dal Comune di Livorno e realizzata dalla Cooperativa Itinera, è a cura di Valentina La Salvia mentre l’allestimento di Laura Ganzinelli. L’esposizione rimarrà aperta fino al 28 ottobre ed è visitabile dal lunedì al venerdì in orario di apertura della Biblioteca, ovvero dalle 8.30 alle 19.30; il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Ingresso gratuito.

Sarà aperta anche domenica 4 ottobre a partire dalle ore 17 con le performance di alcuni artisti che saranno presenti anche in occasione dell’inaugurazione: Emanuele Barresi, Laura Cini, Claudio Montenapoleone e Marco Baracchino.

“…Sipario! Il Grattacielo e altre storie” presenta una selezione di documenti (manoscritti, dattiloscritti, fotografie, filmati, depliant e volumi) che costituiscono il Fondo Beppe La Salvia, recentemente donato dall’erede  al Comune di Livorno.  Conservato e catalogato presso la Biblioteca “F.D.Guerrazzi” a  Villa Fabbricotti, il Fondo riunisce il materiale relativo al teatro, alla fotografia, al cinema e alla musica (classica, lirica e d’autore) raccolto da Beppe La Salvia durante tutta la sua vita.
Fotografo e regista teatrale (1944-2013) è stato prima testimone e poi tra i fautori di un intenso e significativo periodo della cultura della città, quello che ha visto svolgersi l’attività teatrale del Centro Artistico “Il Grattacielo” dai primi anni Sessanta agli inizi del XIX secolo, con una breve parentesi a “Spazioteatro”.
Il Centro Artistico fu ideato da Padre Egidio Guidobaldi alla fine degli anni Cinquanta come estensione culturale dell’attività dell’Istituto gesuita S.Francesco Saverio. Dalla sede della scuola di Via del Platano si spostò nei nuovi locali dell’edificio di Piazza Attias che per l’altezza fu soprannominato “Grattacielo” e così dette il nome al Centro Artistico. Oltre a un teatro con palcoscenico all’avanguardia, il Centro disponeva di una sala conferenze e di una galleria per le mostre. Successivamente gli spazi furono ampliati al tredicesimo piano, con l’aggiunta della terrazza.
Grazie alle capacità progettuali e organizzative nonché ai contatti del gesuita il Centro divenne presto un  luogo di riferimento della cultura della città.
Padre Guidobaldi fu un uomo di chiesa illuminato: agì guidato dall’idea di elevare gli spiriti delle persone attraverso la conoscenza, e con lo scopo di sprovincializzare l’ambiente artistico livornese attraverso il confronto con le esperienze contemporanee nazionali e internazionali.
Nel periodo compreso tra il 1957 e il 1964 fece convergere a Livorno personalità come Giuseppe Ungaretti, Orazio Costa, Fortunato Bellonzi, Mario Verdone, un giovanissimo Andrea Camilleri e molti altri intellettuali. Presso il “Grattacielo” si svolsero mostre di pittura contemporanea, convegni, conferenze, proiezioni di film e lezioni di cinema, corsi di teatro e intense stagioni teatrali prodotte dalla compagnia “Piccolo Teatro Città di Livorno”, con la partecipazione di registi e attori professionisti, come Aldo Maltinti, Giorgio De Giorgi, Guido Paolo Marziali.
I giovani che come Beppe La Salvia si formarono alla scuola di recitazione del Centro e mossero lì i primi passi, negli anni Sessanta e Settanta, vissero in prima persona un momento d’oro della cultura nazionale e a loro volta operarono nella città e fuori creando compagnie teatrali o divenendo attori e professionisti dello spettacolo. Quando Padre Guidobaldi venne trasferito in altra sede le attività del Centro tornarono in Via del Platano, che aveva al suo interno un teatro liberty di circa 180 posti.
Sotto la supervisione di Padre Valentino Davanzati le attività culturali sono proseguite per oltre trent’anni con presenze divenute celebri quali quelle di Roberto Benigni, Franco Molè e la compagnia Alla Ringhiera, Marco Messeri, Lucia e Paolo Poli, il Teatro Uomo e molti altri. Secondo i principi ispirati da Padre Guidobaldi, il Centro Artistico “Il Grattacielo” ha proseguito il suo cammino attraverso una proposta culturale “diversa”, costituita dal teatro sperimentale e dal cinema contemporaneo di tutto il mondo. Da allora, generazioni di livornesi sono entrate in quella sala e hanno frequentato il centro.

L’archivio che ha costituito il Fondo Beppe La Savia  è stato raccolto e conservato nel tempo senza una intenzione scientifica, ma per l’amore e il rispetto verso quel mondo fatto di emozioni, di condivisioni e di continue scoperte. Racconta una storia collettiva e personale allo stesso tempo.
Il percorso espositivo propone quindi una selezione dei diversi tipi di materiale che tendono a documentare la vita  e l’attività teatrale cercando anche  di ricreare delle suggestioni che possano solleticare la memoria di chi c’era e incuriosire chi non era ancora nato.
Il Fondo Beppe La Salvia è stato creato perché chi lo desidera possa studiare, approfondire e analizzare i volumi, i copioni, le fotografie ecc.. e successivamente  fare nuovi collegamenti e elaborare nuovi pensieri.

“Il senso del ridicolo”, il programma di Sabato 26 Settembre

senso_ridicoloProsegue domani, sabato 26 settembre, il festival  Il senso del ridicolo, primo festival italiano sull’umorismo, sulla comicità e sulla satira. Promosso da Fondazione Livorno, con la collaborazione del Comune di Livorno, il patrocinio della Regione Toscana e la media partner di RaiRadio2, il festival è diretto da Stefano Bartezzaghi.

Si inizia al mattino, alle ore 10,30, nella Sala degli Archi, con un interessante e attuale intervento della studiosa Giulia Addazi, Twitz: nuovi veicoli di ironia: le strategie dell’ironia in rapporto al web e ai nuovi strumenti di produzione linguistica. La frecciata su Twitter, l’esigenza di brevitas, “condensazione”, “riuso” e “allusione”, insomma le medesime strategie retoriche e pragmatiche del motto di spirito (Der Witz, 1905).

Carlo Freccero non potrà partecipare al festival. L’evento, previsto alle ore 12,30 in Piazza del Luogo Pio, è comunque confermato e sarà sostituito: Marco Ardemagni e Stefano Bartezzaghi interpreteranno le parti di Carlo Freccero che ha intervistato se stesso in un suo testo inedito sulla comicità.

Alle ore 15,30, alla Sala degli Archi, la giornalista Annalena Benini racconterà il vivere quotidiano nell’incontro Prenderla sul ridere. Tra figli, amici, colleghi, giornali, notizie, autobus, figuracce, inciampi, matrimonio, ossessioni, abitudini e imprevisti la vita quotidiana ci espone continuamente al ridicolo. Avere il senso del ridicolo significa allora cogliere ogni occasione per rilevare l’aspetto comico di ogni vicenda umana e prenderla, casomai, sul ridere.

Nel pomeriggio, alle ore 17,30, alla Sala degli Archi, la giornalista Mariarosa Mancuso interverrò su Ridere di cinema. “Non succede niente però ci si annoia lo stesso”. È la più bella formula – di incerta attribuzione, come lo sono certi capolavori – per i film che affollano i festival, luoghi fatati dove si sgomita per vedere titoli che non andremmo a vedere neppure sotto tortura, se fossero proiettati al cinema sotto casa. Seppellirli sotto una risata è uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare. Soprattutto dopo aver scoperto – d’après Stefano Bartezzaghi – che l’anagramma di “sarcasmo” è “massacro”.

Alle ore 19, alla Sala degli Archi, Francesco M. Cataluccio parlerà dell’umorismo ebraico. C’è un bel proverbio ebraico che dice: “L’uomo pensa, Dio ride”. La cultura ebraica, a partire dalla Bibbia (basterebbe l’affermazione: “Siamo creati a immagine di Dio”, Genesi: 1, 26), ha sviluppato un modo di pensare e vivere che si fonda sulla risata, spesso amara. In un continuo confronto con Dio, la cultura ebraica cerca di affrontare la vita con un’umoristica filosofia della sopportazione, che è una lucida arma per tentare di raccapezzarsi nel caos del mondo. Le celebri barzellette ebraiche mostrano come questo umorismo sia rivolto anzitutto verso se stessi. L’ironia ebraica sta alle origini della psicoanalisi (Freud ha ragionato sul “motto di spirito”) e ha innervato in modo salutare la cultura occidentale, dalla letteratura (Kafka, Svevo, Bellow, Richter) al cinema (Lubitsch, Wilder, Allen, i fratelli Coen).

Chiuderà infine la giornata, alle ore 21 in Piazza del Luogo Pio, Da Caino e Abele ai Fratelli Marx, uno spettacolo camuffato da conversazione semiseria con Gioele Dix e Sara Chiappori. Il comico trae ispirazione dall’inciampo, dalle cose storte, persino, anzi soprattutto, dal dolore. Si alimenta del tragico, che è immersione e catarsi, diventando terapia che elude ma non illude. La Bibbia è fonte inesauribile di storie: umane, complicate, zeppe di colpi di scena, di brutture e di storture. Vederne i risvolti comici non è mancanza di riguardo. Al contrario, la stessa tradizione esegetica assegna uguale dignità a qualsiasi interpretazione che scava, interroga, cerca di comprendere. Che cosa c’entra tutto questo con i fratelli Marx? C’entra, c’entra. “Questi sono i miei principi. Se non vi piacciono ne ho degli altri”, diceva Groucho.

Il festival prevede anche due mostre: alla Fortezza Vecchia, Il Vernacoliere. Ridere è libertà (dal 24 al 27 settembre) e, alla Bottega del caffè, Nessuno resterà all’asciutto, le più belle pistole ad acqua della collezione Dal Prato (dal 25 al 27 settembre).

FESTIVAL IL SENSO DEL RIDICOLO

Informazioni, programma e biglietti www.ilsensodelridicolo.it

Facebook: Il senso del ridicolo / Twitter: @sensoridicolo / Instagram: @ilsensodelridicolo

Tranne la lectio magistralis di Maurizio Bettini e la proiezione del film Italiano Medio, che sono a ingresso libero, tutti gli altri appuntamenti sono a pagamento (3 euro).

La biglietteria è aperta presso Sala Simonini, Scali Finocchietti 4, Livorno

dal lunedì al sabato 9.00-13.00 e 17.00 – 19.00 – le domeniche 18.00 – 20.00

È possibile acquistare i biglietti nei punti vendita segnalati su www.vivaticket.it con diritto di prevendita del 10%.

Biglietteria durante il festival

25-26-27 settembre dalle 9.00 alle 22.00 – Sala Simonini, Scali Finocchietti 4, Livorno

Biglietteria last-minute

I biglietti ancora disponibili saranno venduti – sul luogo 30 minuti prima dell’inizio.

Prevendita online sul sito www.ilsensodelridicolo.it

Il diritto di prevendita è pari al 10% del biglietto. È possibile accedere agli eventi con la sola ricevuta di acquisto anche in versione digitale su smartphone e tablet.

 

 

Per informazioni

info@ilsensodelridicolo.it

Stilema srl – segreteria organizzativa  011 5624259 / Fondazione Livorno 0586 826111

CS: Funghi a tavola? Sì, ma con prudenza

Fonte Usl 6

Foto Usl 6

È partito nei giorni scorsi il consueto servizio di riconoscimento dei funghi raccolti effettuato gratuitamente dai centri di controllo micologico dell’Azienda USL 6. Come ogni anno l’Azienda ricorda che la prudenza non è mai troppa e in caso di dubbio sul riconoscimento è sempre bene portarli in visione presso le sedi dell’ispettorato micologico. I funghi, per garantire un adeguato riconoscimento, devono essere integri ed in buono stato di conservazione.

 

Fino al 30 novembre il riconoscimento viene assicurato nelle seguenti sedi:

 

LIVORNO: Borgo San Jacopo n. 59

Dal lunedì al sabato con orario 08.00-9.30 e 12.00-13.30

 

CECINA: Via Savonarola n. 82

Dal lunedì al sabato con orario 11.00-13.00

PIOMBINO: Via Forlanini n. 26

Dal lunedì al sabato con orario 11.00-12.30

 

PORTOFERRAIO:

Lunedì, martedì e giovedì con orario 7.30-9.00 – Largo Torchiana snc (Palazzina amministrativa)

Lunedì, martedì e giovedì con orario 13.30-15.00 – Via Manganaro c/o servizio veterinario

 

Per gli interessati si ricorda che c’è tempo fino a mercoledì 30 settembre per iscriversi al corso dell’Azienda USL 6 finalizzato al “Conseguimento della idoneità alla identificazione delle specie fungine”.

 

Scarica sul sito dell’Azienda USL 6 (www.usl6.toscana.it) il bando del corso e la scheda di iscrizione.

 

“Accompagniamoci a Teatro”, il Car-Sharing per gli amanti del palco

Fonte Ufficio Stampa Teatro Goldoni

Il Goldoni_esternoIl Teatro Goldoni ed il Parcheggio Odeon saranno presenti sabato 19 settembre al “Villaggio della Mobilità” alla Rotonda di Ardenza di Livorno nell’ambito della “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile”, con un’iniziativa che vedrà operatori, associazioni ed istituzioni illustrare i propri progetti e prodotti per favorire l’adozione di misure per rendere sempre più vivibili le città.

In particolare, dalle ore 9 alle ore 20, il Teatro Goldoni insieme al Parcheggio Odeon, lanceranno presso il proprio stand l’iniziativa “Accompagniamoci al Teatro”, un servizio che prevede la possibilità di una gratuita ed autonoma collaborazione tra gli abbonati alle stagioni 2015-2016 per arrivare e lasciare in tutta tranquillità ed a costo zero la propria autovettura per la durata dello spettacolo presso il Parcheggio Odeon in via Verdi 59, a soli 300 metri dal Goldoni.

Come funziona l’iniziativa in due semplici passi: sei abbonato ed hai almeno un posto libero? Offri un passaggio ed otterrai gratuitamente il parcheggio; vuoi un passaggio? Basta chiedere e dovrai solo dire Grazie. Si aiuterà così chi non dispone di un proprio mezzo e si avrà l’opportunità di conoscere altre persone e condividere l’esperienza del teatro; nel contempo si favorirà il rispetto dell’ambiente diminuendo l’uso dei mezzi di trasporto privato, si parcheggerà gratuitamente con la certezza di trovare sempre posto e si eviterà il rischio di multe. Il guidatore si assumerà in questo caso solo la responsabilità di essere puntuale, avvisare in caso di impedimento ed ovviamente rispettare il codice della strada.

Per aderire all’iniziativa, gli abbonati interessati potranno riempire l’apposito modulo presso biglietteria al Goldoni in occasione del rinnovo/stipula del proprio abbonamento teatrale.

Inoltre presso lo stand, grazie alla collaborazione tra Goldoni e Parcheggio Odeon, si potrà prendere visione anche delle ulteriori facilitazioni previste per gli abbonati per tutta la durata della stagione: un abbonamento per la sosta a tariffe forfettarie particolarmente vantaggiose (da € 6 per tre serate in occasione della danza ad € 16 complessive per le 8 serate di prosa), con una sosta valida nei giorni di spettacolo dalle ore 18.30 alle 01.00 di notte. Un’ulteriore promozione riguarda tutti gli iscritti ai Laboratori del Goldoni ed in caso di minori le proprie famiglie ed accompagnatori.

Tutte le informazioni presso lo stand, sui siti http://www.goldoniteatro.it e http://www.parcheggioodeon.it.