Fonte: Ufficio Stampa Edizioni Giovane Holden
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Domenica 29 maggio alle ore 19.30 a Viareggio presso la Libreria La Vela, corso Garibaldi 19, si presenta il libro “Pagliacci dentro” di Simone Falorni edito da Giovane Holden Edizioni.
“Probabilmente dentro ognuno di noi c’è un pagliaccio. Un pagliaccio che non è solamente simbolo di bontà e allegria, ma anche di tristezza e crudeltà. Tutto sta nel saper riconoscere questa doppiezza e conviverci, privilegiando la parte migliore…” Simone Falorni introduce con queste parole di forte impatto emotivo il suo romanzo d’esordio che narra una storia costruita brillantemente e altrettanto brillantemente venata di ironia e amarezza la cui protagonista assoluta si chiama Sindrome Fibromialgica.
Relatori Gabriele Panigada, editor e Giusy Vanni, scrittrice.
Sarà presente l’autore.
Ingresso libero.
Ambientato in una Toscana sottotono, in una Viareggio alla vigilia del terribile disastro ferroviario del 29 giugno 2009, il romanzo dà voce alla crisi individuale di Giorgio Innocenti, celebre e affascinante professore universitario dal passato burrascoso, protagonista della vicenda, e consente all’autore di esplorare le mille sfaccettature della cosiddetta ‘malattia invisibile’ la cui diagnosi e soprattutto cura è estremamente difficile.
Infatti, potresti essere anche tu una delle milioni di persone nel mondo affette da Sindrome Fibromialgica o Fibromialgia.
Per esempio, alla mattina ti senti più stanco di quando sei andato a dormire? Hai dolore dappertutto? Ti stanchi per minimi sforzi? Soffri di gastrite e/o di colite? Hai spesso mal di testa e vertigini? Sono anni che ti lamenti di questi sintomi, ma nessuno è riuscito a trovare una spiegazione?
Ebbene sì, è molto probabile che tu sia affetto da Fibromialgia.
Termine praticamente sconosciuto fino a dieci anni fa e ancora un territorio semi-sconosciuto per molti medici, ‘malattia invisibile’ le cui manifestazioni sono così complesse da mandare in crisi più di uno specialista… Sebbene le statistiche dimostrino che colpisce prevalentemente le donne in età adulta, è pur vero che non risparmia nessuno e che tutti o quasi siamo soggetti a rischio.
Non se ne conosce ancora la causa, si sa però che dipende da uno squilibrio del sistema nervoso centrale e da un’alterazione di alcuni neurotrasmettitori. Una malattia a genesi multifattoriale che finalmente ha un nome. E quando è possibile dare un nome a qualcosa, questo ‘qualcosa’ non fa più così paura.
Fibromialgia, sì. Ma per Giorgio lei è semplicemente Nichi. La sua compagna esigente e spietata che detesta gli zuccheri e se contrariata suona la chitarra con i legamenti del suo ginocchio.
Giorgio arriva nella scalcinata pensione Burlamacca, un piccolo e intimo rifugio fuori dal turismo all’ultimo grido; per fuggire da qualcosa o da qualcuno, neppure lui sembra saperlo, e trascorre le sue giornate in compagnia di Nichi. Nichi che diventa familiare e dolorosa presenza, non lo abbandona mai e lentamente lo corrode da dentro; i medici la chiamano, appunto, ‘fibromialgia’ ma nessuno sa venirne a capo e il faldone in cui lui stesso annota ogni possibile nuovo rimedio, è una montagna di carta inutile e ingestibile.
Costretto a restare un mese lontano dalla moglie Giulia e dal figlioletto Gianni, diventa per Giorgio un mese di dubbi e rimorsi nel corso del quale tentare di ritrovare il coraggio di amare, di cambiare. Ma la voglia di trovare la forza per rimettersi in gioco è un grido lontano, una sfilata di maschere grottesche in una città che il Carnevale ce l’ha dentro. Perché la vita non ha un perché, lo sanno i ragazzi del Centro Diurno di Salute Mentale che Giorgio inizia a frequentare, innati “pagliacci sacri”, gli unici in grado di rivelarti la fibra del vivere, di cucire dolore e risate nelle giuste proporzioni. La soluzione al male di vivere sarà allora semplice e incredibile al tempo stesso, e chissà che un naso rosso da pagliaccio possa insegnare molte più cose di illustri luminari della medicina.
Una storia commovente e ironica al tempo stesso, capace di dare una risposta alla inarrestabile perdita di valori dei nostri anni.
Un sofferto ma trionfante inno alla vita il romanzo di Falorni che pare volerci ricordare che anche quando la malattia, il nonsenso e un treno di morte che travolge un’intera città sembrano aver chiuso ogni strada, una lacrima e un sorriso possono ridare speranza, portare nuova forza per lottare ancora.
L’AUTORE
Simone Falorni è laureato in Scienze politiche a Firenze. Master in Ambiente presso la Scuola Superiore Sant’Anna, docente di economia fino al 2009.
Segretario e ricercatore della Fondazione Toscana Sostenibile e membro del direttivo di Ambiente e Lavoro Toscana. Cura una rubrica sul sito web 89mainstreeet.it spiritosamente titolato ‘magazine semiserio di sostenibilità umana’. è organizzatore di importanti eventi culturali, tra cui Quanto Basta. Festival Economia Ecologica.
PREZZO DI COPERTINA: euro 12,00