Di Michela Giorgi
Il 25 dicembre è la data in cui molte Chiese cristiane occidentali e greco ortodosse festeggiano la solennità più importante, il Natale.
A questa festa sono unite anche l’usanza del presepe, dell’albero di Natale, lo scambio di regali e la figura di Babbo Natale.
La tradizione del presepe che rappresenta la natività di Gesù, ha avuto inizio in Italia durante il medioevo, ma oggi è in uso in tutti i paesi cattolici del mondo.
L’albero di Natale è un abete, generalmente decorato con palline colorate e luci che viene preparato durante l’avvento del Natale, all’interno delle abitazioni o all’aperto. L’albero che tradizionalmente dovrà essere tolto dopo l’epifania, se addobbato all’interno delle case è consuetudine disporlo alla base dei doni confezionati che verranno aperti il giorno della tanto attesa festa.
La tradizione di fare i regali di Natale risale alla nascita di Cristo in riferimento ai Re Magi che fecero in dono a Gesù Bambino, oro, incenso e mirra.
In ricordo della nascita di Gesù alla fine del Medieovo iniziò l’usanza di fare doni ai bambini.
Babbo Natale nasce con la storia del vescovo cristiano San Nicola di Myra ( l’odierna Demire) città della Lycia provincia bizantina che attualmente si trova in Anatolia, penisola che fa parte della Turchia.
Si narra che Nicola Vescovo riuscì a trovare cinque bambini che un oste aveva rapito e ucciso e li riportò in vita. Da allora San Nicola, che nei paesi anglofoni è chiamato Santa Claus, è diventato il protettore dei bambini.