Arte, domenica a Villa Mimbelli si presenta la “Crocefissione” di Neri di Bicci

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno

Domenica prossima 3 ottobre ricorre la VII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, che quest’anno ha come tema l’ “Arte Nascosta”.

Per l’occasione, alle ore 10.30 nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli, verrà presentato alla città uno splendido dipinto quattrocentesco, appena restaurato a cura degli Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi, dal titolo “Crocifissione”. Autore, Neri di Bicci (1418-1492), un pittore fiorentino le cui opere sono conservate in alcune chiese di Firenze e zone vicine.

“La Crocifissione” è una grande tavola (175,6 x 175,1), di proprietà degli Uffizi, che fu data in comodato al Museo di Livorno degli anni Venti del ventesimo secolo insieme ad altre opere pittoriche attualmente esposte nelle sale di rappresentanza del Palazzo Comunale di Livorno.
Come tutte le opere su tavola nel tempo il dipinto era stato attaccato da insetti xilofagi che si nutrono del legno; e il legno stesso, a causa delle alterazioni climatiche, si dilata e si restringe e questo aveva causato delle fenditure nell’opera.

Gli Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi hanno appunto fatto restaurare “La Crocifissione” a proprie spese, per consentire a tutti i cittadini di ammirarla.

Il restauro, appena terminato, è stato diretto da Maria Teresa Lazzarini della Soprintendenza di Pisa e Livorno con la collaborazione di Maria Teresa Leotta e Roberto Cei nel Laboratorio Leotta di Pugnano (Pisa).

La tavola, ricca di personaggi e di colori, ha avuto bisogno di un lungo lavoro di disinfestazione e di consolidamento. Il colore, in molti punti sollevato, è stato riadagiato. Tutta la superficie pittorica e il fondo in oro sono stati puliti.

Alla presentazione del dipinto restaurato a Villa Mimbelli, via S. Jacopo in Acquaviva, parteciperà l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Mario Tredici, insieme alla presidente degli Amici dei Musei e Monumenti Livornesi Annamaria Tomassi.
La restauratrice Maria Teresa Leotta esporrà il lavoro di restauro mentre Giovanni Guidetti, storico dell’arte dell’Università di Firenze, illustrerà il dipinto e parlerà del suo autore, ultimo esponente di una dinastia di pittori fiorentini che per tre generazioni, di padre in figlio, operarono ininterrottamente a Firenze per circa un secolo.

Scheda dell’opera e del restauro

Opera: Crocifissione
Autore: Neri di Bicci
Dimensioni: 175,6 x 175,1 h
Provenienza: Museo Civico di Livorno
Restauro: Maria Teresa Leotta / Roberto Cei
Direzione dei lavori: Maria Teresa Lazzarini (soprintendenza Pisa e Livorno)

Tecnica di Realizzazione
Supporto: il supporto è costituito da varie assi di tavole di pioppo unite insieme e da due traverse in noce (traverse non originali)
              La cornice presente non è originale.
              La tavala è la parte centrale di pala d’altare di cui manca: la predella, le colonne laterali e il timpino superiore.

Strato pittorico: stesura di preparazione composta da gesso e colla.
                        Fondo oro zecchino prepararato con bolo rosso armeno.
                        Le armature e le armi degli armati sono realizzate in foglia d’argento sempre su bolo rosso armeno.
                        Le decorazioni in oro degli abiti sono realizzati con l’applicazione dell’oro a missione.
                        La pittura è eseguita a tempera.

Stato di conservazione
Supporto: In un precedente intervento sono state applicate delle farfalle in legno di noce lungo le principali fessurazioni.
              Questo intervento ha avuto l’effetto contrario andando a recare ulteriori danni alla struttura del legno oltre
              a non svolgere la funzione per la quale erano state applicate.
              Il movimento naturale del legno delle singole tavole ha comportato il muoversi della traversa inferiore uscendo dal perimetro.
              Fessurazioni sono presenti in testata di un po’ tutte le tavole.
              Presenza di fori da sfarfallamento di insetti xilofagi su tutta la superficie. Sul retro precedenti assottigliamenti del legname hanno portato in vista dei canali realizzati sempre dagli insetti xilofagi.

Strato pittorico: sulla superficie risulta presente una vernica ingiallita, annerita e ossidata. Presenza di  sollevamenti del colore e prarazione in corrispondenza delle fessurazioni.
                      Il colore e la vernice superficiale (gommalacca) risultano su quasi tutta la superficie
                      deteriorate (ustioni) dal calore delle candele accese troppo vicino alla tavola.
                      Con l’esame della lampada di wood sono evidenti numerosi ritocchi. in particolar modo risultano completamenti ridipinti: il mando della Madonna e della Maddalena, la bandiera  rossa con la scritta SPQR, la bandiera con lo scorpione e i 4 angeli.

Restauro
Supporto: La tavola è stata disinfestata dall’azione degli insetti xilofagi. Parti del legname particolarmente morbide è stato trattato con consolidanti. Le farfalle applicate nel precedente intervento sono state rimosse e sostituite da tasselli di pioppo applicati nello stesso andaemento delle venature del supporto originale.
              Le fessurazioni sono state trattate con cunei lignei per tutta la loro lunghezza.
              Le piccole mancanze del supporto ligneo sono state ricostruite con resine epossidiche.
              la traversa inferiore è stata riposizionata con l’ausilio di un tirante a vite rispianando il canale.

Strato pittorico: il colore sollevato è stato riadagiato al supporto con colle animali.
                      La superficie pittorica è stata pulita con uno specifico solvente supportato in pappetta stearica.
                      Le ridipinture ad olio sono state eliminate con un solvente in klucel. il fondo oro ha previsto una specifica pulitura.
                      Le lacune sono state colmate con gesso e colla e reintegrate con colori a vernice con la tecnica del mimetismo.
                      Verniciatura protettiva prima e dopo l’intervento del restauro pittorico.

Cinema, “La prima cosa bella” di Virzì candidato all’Oscar

Di Marco Ceccarini, www.costaovest.info

Da Livorno a Los Angeles per giocarsi l’Oscar. Il sogno di Paolo Virzì, regista livornese, continua ed è ad occhi aperti. Il suo film “La prima cosa bella” è stato infatti designato oggi, a Roma, come candidato italiano all’Oscar per il miglior film straniero. La pellicola, interamente girata a Livorno, è interpretata da Micaela Ramazzotti, sua moglie nella vita, da Stefania Sandrelli e da Valerio Mastandrea con Claudia Pandolfi, Marco Messeri, Dario Ballantini, Bobo Rondelli, Paolo Ruffini e Fabrizia Sacchi.

La storia è stata scritta dallo stesso Virzì e da Francesco Bruni assieme a Francesco Piccolo. La trama racconta l’esistenza non facile e non convenzionale di Anna Nigiotti, magistralmente interpretata prima dalla Ramazzotti e poi dalla Sandrelli, che nell’estate 1971, bella e giovane mamma, viene incoronata miss Pancaldi sotto gli occhi gelosi del marito Mario e di quelli maliziosi degli uomini seduti nella platea allestita sul solarium dello stabilimento balneare. Fra moglie e marito, dopo quella sera, scoppiano incomprensioni e litigi.

L’unità della famiglia ne risente. La conseguenza è che il primogenito Bruno, ben interpretato da Mastandrea, una volta cresciuto decide di tagliare i ponti con il proprio passato, la famiglia, la città di origine. Va a vivere ed a far l’insegnante in una metropoli. Ma lavora senza entusiasmo. E più che vivere, sopravvive. Finché la sorella Valeria, una Pandolfi quasi perfetta, lo raggiunge per convincerlo a tornare a Livorno, dove la madre, malata, vive nel ricordo di una vita vissuta all’insegna della solarità e dell’esuberanza.

Nonostante la malattia, infatti, Anna non rinuncia al sorriso e non perde l’ironia. Tanto che sarà proprio lei, la madre, a far risvegliare il figlio dal torpore emotivo in cui era caduto. La vivacità e la dolcezza materna gli fanno riprendere contatto con il proprio Io e con la propria storia. Così, mentre Anna sbalordisce tutti, sanitari compresi, per la vitalità che esprime, Bruno anche grazie alla sorella Valeria riscopre Livorno e ripercorre le tappe salienti della propria vita.

In questo modo la pellicola, prodotta dalla Medusa Film e dalla casa cinematografica di Virzì, la Motorino Amaranto, assieme alla Indiana Production, diviene anche un affresco della livornesità che il regista, a dimostrazione che le radici sono un qualcosa a cui nessun uomo può rinunciare, richiama ed esalta. Ad ogni modo, con “La prima cosa bella”, inizia oggi, 29 settembre, un viaggio esaltante verso l’America e verso l’Academy Award, sia per Virzì che per Livorno.

Per Virzì c’è la speranza, concreta, di impreziosire il palmares di questo suo film, che è già di tutto rispetto, avendo vinto finora diversi premi soprattutto in Italia, fra cui tre David di Donatello, quattro Nastri d’argento a Venezia, un Golden globe e due Ciak d’oro, ed avendo incassato al botteghino, solo in Italia, già 6 milioni e 600 mila euro. Per la città di Livorno, invece, c’è la grande soddisfazione di sapere che le proprie strade e le proprie piazze, le proprie genti, saranno sotto la lente del più importante festival cinematografico del mondo.

Fra l’altro il film ha già avuto buona accoglienza all’estero, riscuotendo successi ed apprezzamenti agli Open roads di New York e al festival di Shanghai, dove alle immagini di Livorno sono stati regalati scroscianti applausi.

Nuovo ospedale, quasi dimezzati i seggi in occasione del referendum

Di Tony Faini, www.costaovest.info

Diminuisce sensibilmente il numero dei seggi elettorali previsto in occasione dell’ormai prossimo referendum sulla localizzazione del nuovo ospedale di Livorno, in previsione ad ottobre, rispetto a quanto in genere avviene alle regolari consultazioni elettorali. Considerando le recenti elezioni regionali, ci saranno solo 94 seggi a fronte dei 172 che si ebbero nel territorio comunale di Livorno la scorsa primavera.

In pratica, i seggi saranno quasi dimezzati. La questione del basso numero dei seggi è emersa ieri a margine della discussione sulla manovra di riequilibrio del bilancio comunale che si è svolta in commissione Bilancio. Nella manovra, infatti, si trova indicata anche la voce “referendum consultivo ospedale” per un importo di 390 mila euro. Una cifra che è stata calcolata sulla base dell’insediamento di 94 seggi.

L’argomento è stato trattato, al momento, solo dal punto di vista contabile, ma il sindaco Alessandro Cosimi, sollecitato da alcuni capigruppo di opposizione sia di Destra che di Sinistra, parteciperà ad un incontro su questo tema. La spesa per il referendum, assieme a tutti gli altri capitoli riguardanti la manovra di riequilibro del bilancio, approderà domani in consiglio comunale. Dopo l’approvazione, il sindaco dovrebbe rendere nota la data del referendum.

Libri, secondo appuntamento per “Il giovedì ha il vento in poppa”

Fonte : Ufficio Stampa Giovane Holden Edizioni

Giovedì 30 settembre secondo appuntamento de “Il giovedì ha il vento in poppa”, sei incontri letterari pomeridiani (alle ore 17.30) presso Libreria La Vela corso Garibaldi, 19 a Viareggio.

L’intento è quello di incontrare, in un clima rilassato e salottiero, un autore locale.

La contemporanea presenza, inoltre, di un autore, di un editore e di un libraio è occasione unica per confrontarsi su svariati argomenti inerenti al mercato editoriale: da come si progetta un testo, a come un manoscritto viene scelto, dalle fasi di lavorazione a quelle di promozione e distribuzione.

In questo incontro tocca a Liana Bartelloni  che con il suo romanzo noir “Ombra” è risultata vincitrice dell’edizione 2010 di “Iride. Tutti i colori delle donne”.

L’ingresso è gratuito.

Seguirà un aperitivo.

Letteratura, proclamati i vincitori del “Premio Giovane Holden”

Fonte: Ufficio Stampa Giovane Holden Edizioni

Si è svolta sabato 25 settembre a Lucca nella Sala Maria Luisa della Provincia di Lucca (Palazzo Ducale – Cortile Carrara n.1) la finale della quarta edizione del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni di Viareggio e rivolto a quanti avevano nel cassetto una poesia, un racconto o un romanzo, tutti rigorosamente inediti oppure un’opera edita, romanzo o silloge.

La cerimonia di premiazione, svoltasi davanti a oltre 200 persone provenienti da tutta Italia, è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale I soliti Ignoti e con il patrocinio della Provincia di Lucca.

Tra i circa 700 partecipanti, provenienti da tutta Italia e dall’estero (tra cui Francia e Stati Uniti) la giuria per le opere inedite, presieduta dalla giornalista Anna Benedetto e composta dall’esperto di etichetta Nicola Santini e da Gabriele Panigada redattore della rivista “I soliti ignoti”, ha decretato i vincitori per ogni sezione.

Sono stati scelti i vincitori per entrambe le sezioni, tra i circa 250 partecipanti, anche dalla giuria per le opere edite presieduta da Andrea Marrone, scrittore e responsabile per le recensioni di libri di varie testate e composta dalle scrittrici Maria Teresa Landi e Luciana Tola.

Poesia inedita:
1° classificato Federica Mazzeo – Roma – L’opera al rosso
2° classificato Elisa Longoni – Verbania Intra (Vb) – La cipolla
3° classificato Francesco Bargellini – Pistoia – Una favola

Racconto inedito:
1° classificato Giovanni Fagà – Bullinasco (Mi) – Stato di famiglia
2° classificato Letizia D’Angelo – Firenze – Gostanza da Libbiano
3° classificato ex-aequo Vincenzo Brighenti – Como – 02.12.2011 – 21.04
3° classificato ex-aequo Giovanni Marco Pruna – Iglesias (Ci) – La mafia non esiste

Romanzo inedito:
1° classificato Fabio Elia – Caselle Torinese (To) – Warszawa
2° classificato Marco Negri – Luino (Va) – Ancora il giorno del gabbiano?
3° classificato ex-aequo Eugenio Felicori – Segrate (Mi) – Diario di un suicida indeciso
3° classificato ex-aequo Francesco Fabbrocino –  Assisi (Pg) – Il fiore riciclato
Menzione speciale della Giuria: Germano Pettarin e Chiara Pradella – Pordenone (Pn) – Login Menzione speciale della Giuria: Rita Vicari – Palermo – I fuorilegge
Menzione speciale della Giuria: Paolo Seganti – Los Angeles – Ugo

Attenzione: A norma del regolamento che prevede di presenziare alla cerimonia di premiazione quale condizione sine qua non per accedere al premio vinto, non essendosi presentati Fabio Elia, Marco Negri, Eugeno Felicori, il vincitore effettivo di sezione è risultato Francesco Fabbrocino con il romanzo “Il fiore riciclato”.

Silloge edita:
1° classificato Tullia Bartolini – Benevento (Bn) – Limen
2° classificato Federica Bianchi – Oricola (Aq) – Insolite emozioni
3° classificato Marisa Iacopino – Roma (Rm) – Controverso amore

Romanzo edito:
1° classificato Antonella Griseri – Frabosa Sottana (Cn) – Tecla
2° classificato Luca Rinarelli – Torino (To) – In perfetto orario
3° classificato Pierre Turcotte – Bassano Del Grappa (Vi) – La luna prima dell’alba
Menzione speciale della Giuria: Maria Antonietta D’Onofrio – Pisticci (Mt) – Ora aspetto che la vita mi cerch
Il primo classificato di ogni sezione inedita (Poesia, Racconto e Romanzo) riceverà in premio la
pubblicazione del proprio lavoro nelle collane di narrativa e poesia di Giovane Holden Edizioni.
Il primo classificato di ogni sezione edita (poesia e romanzo) riceverà in premio una somma in denaro oppure un contratto editoriale per la collana Spesso Sottile di Giovane Holden Edizioni.
Il secondo e il terzo classificato di ogni sezione inedita ed edita nonché gli autori oggetto di eventuali menzioni speciali individuate dalla giuria riceveranno un premio – gentilmente offerto dall’Associazione I soliti ignoti – consistente in una recensione sulla rivista “I soliti ignoti”: free press di attualità e cultura a tiratura nazionale.