>Villa Morazzana, in albergo i 16 profughi

Fonte Comune di Livorno

La Giunta comunale ha trovato questo pomeriggio una soluzione per i 16 profughi che questa mattina non avevano accettato di lasciare Livorno (Villa Morazzana) con la Protezione Civile regionale. I profughi saranno ospitati in una struttura alberghiera fino al 31 dicembre.

Il Comune stipulerà per questo  una convenzione con la Regione Toscana  nella quale si stabilisce che sarà l’Amministrazione comunale ad anticipare le spese all’albergo fino al 31 dicembre. Spese che poi saranno rendicontate alla Regione Toscana per il rimborso.

I 39 profughi che dall’aprile 2011 si trovavano a Livorno, com’è noto, non potevano restare a Villa Morazzana perché, a seguito di accertamenti svolti da Vigili del Fuoco e Asl, la struttura era stata dichiarata carente dei requisiti igienico sanitari e quindi doveva essere chiusa.Tra l’altro a mezzanotte scade la proroga di un mese per l’apertura della Villa, proroga che era stata concessa dal Sindaco su richiesta della Protezione Civile regionale.

Dei 39 ospiti di Villa Morazzana, 6 verranno alloggiati in strutture della Caritas (dove si sono già trasferiti).
Altri 17 sono stati trasferiti dalla Protezione Civile regionale in strutture toscane (Scarlino, Prato, Massa Marittima e Dicomano) dove sarà loro garantita l’assistenza governativa fino al 31 dicembre.

Per i 16 rimasti il Comune ha cercato fino all’ultimo minuto – e finalmente individuato –  una soluzione che permettesse loro di non uscire dal programma di assistenza governativa.

Soluzione che è stata trovata in extremis in quanto solo oggi si è avuta la disponibilità di posti da parte di una struttura alberghiera cittadina e perché solo oggi le associazioni che avevano seguito i profughi con interventi di vario tipo (mediazione linguistica, ecc.), hanno garantito che continueranno a svolgere gli stessi, indispensabili servizi.

> Effetto Venezia, programma del 1° Agosto

Fonte: Comune di Livorno
PALCO OMERO
PIAZZA DEL LUOGO PIO – Ore 22.05

Omaggio a Demetrio Stratos
Cantare la voce
con Maria Pia De Vito (voce) e Ares Tavolazzi (contrabbasso)
Il concerto fa da cornice al film documentario “La voce Stratos” di Luciano D’ Onofrio e Monica Affatato sulla vita e sulla figura artistica di Demetrio Stratos. Il documentario biografico si basa su un archivio di immagini, con una struttura narrativa biografica, filtrata dai punti di vista degli artisti e delle persone che hanno condiviso esperienze artistiche con Demetrio Stratos, come i musicisti componenti del gruppo degli Area.
MUSEO EL GRECO
BOTTINI DELL’OLIO – Ore 21.05 e 22.35
Le stanze livornesi (ipotecate)

QUADRI DI VITA LIVORNESE A CURA DI EMANUELE BARRESI
Le cinque stanze livornesi (ipotecate, visto il periodo di crisi), illustreranno la storia e la cronaca attuale della nostra città, osservata da punti di vista insoliti, lenti d’ingrandimento di eventi a volte drammatici, a volte comici, a volte addirittura tragici. Un simpatico cicerone accompagnerà il pubblico durante tutto lo spettacolo, insieme al “coro greco” delle allieve della scuola del teatro Goldoni. Con Fabrizio Brandi, Isabella Cecchi, Michele Crestacci, Marco Conte e gli attori del teatro “Vertigo”, Riccardo De Francesca, Eleonora Zacchi. Musiche di Carlo Bosco Scene e costumi di Adelia Apostolico, con il contributo della ditta Biscottini e della Sartoria Panciatici. Ideazione e regia sono di Emanuele Barresi.
Ingresso 5 €

SCALI DI ULISSE
FOSSI MEDICEI – Dalle ore 21.05
Odissea nei Fossi
Interpretazione e regia di Gianluigi Tosto
Coordinamento musicale di Claudia Bombardella
Movimenti coreografici di Angela Torriani Evangelisti
Le celebri avventure dell’eroe omerico vengono ricostruite lungo un percorso in barca all’interno dei Fossi del Quartiere Venezia. Passando da uno scalandrone ad un altro, Gianluigi Tosto sarà l’attore-narratore che darà vita e corpo, insieme ai musicisti e ai danzatori che lo accompagnano, alle peregrinazioni del divino Odisseo.
Partenza: I Feaci (scalandrone Monte Pio)
Primo scalo: I Ciclopi (scalandrone Fortezza Nuova)
Secondo scalo: Circe (scalandrone via della Madonna)
Terzo scalo: Regno dei morti (scalandrone Scali Finocchietti)
Quarto scalo: Le Sirene (scalandrone Scali Finocchietti)
Quinto scalo: Eolo (scali del Ponte di Marmo)
Sesto scalo: Ritorno a Itaca (scalandrone Monte Pio)
Costo biglietto battello: € 15,00

PALCO ESOPO
PIAZZA DOMENICANI – Ore 21.35
Lo sciroppo d’amore
Spettacolo per ragazzi ispirato all’Elisir d’amore di Donizetti.
PALCO EURIPIDE
CIRCOSCRIZIONE 2 – Ore 21.35
Musa lascia le guerre e canta con me
A cura di Associazione 50 & Più.
PALCO MELINA MERCOURI
PALAZZO HUIGENS – Ore 21.05
Steza faza steza raza
Greci e italiani stessa faccia stessa razza
I cori greci, il sirtaki, i colonelli, Ulisse e Achille, Penelope e Andromaca, ouzo e suvlaki
CHANCE (Laboratorio di Teatro Performativo condotto dall’Ass. Effetto Collaterale). Performance diretta da Alessia Cespuglio
PALCO DEMETRIO STRATOS
VIA DEL FORTE SAN PIETRO – Ore 21.05
Effetto Demo
RASSEGNA DI BAND EMERGENTI in collaborazione con la rubrica Demo del quotidiano “Il Tirreno” e l’Associazione culturale The Cage.
La rubrica Demo del quotidiano “Il Tirreno” e l’Associazione culturale The Cage uniscono le forze per dare la possibilità agli artisti livornesi che scrivono musica originale di esibirsi nella bellissima cornice di Effetto Venezia. Ogni sera due band condivideranno il palco per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il fermento musicale in città è più vivo che mai. Non saranno fatte distinzioni di genere, si spazierà dal pop-rock al metal progressive così che tutti i palati musicali possano essere accontentati.
CAVALLO DI TROIA
PIAZZA DEL MUNICIPIO – Ore 23.45
Cassandra: io v’avevo avvisato!
di e con Claudio Marmugi
Predizioni e affermazioni veritiere comico-cabarettistiche dall’antica Grecia della profetessa inascoltata; colei che diceva il vero e nessuno le credeva!

Fortezza Vecchia (Quadratura dei pisani) – ore 21
Paolo Ciolli presenta “La Cucina Livornese” edizioni Erasmo Livorno.
Dopo “Il Cacciucco”, “La Paranza”, “La Pasticceria Livornese” e, finalista al premio Bancarella 2012 “Habemus Pappam”, Poalo Ciolli presenta “La cucina livornese”, di prossima uscita per le Edizioni Erasmo di Livorno. Si tratta di in vero e proprio manuale di cucina che ripropone i piatti tipici della tradizione livornese, spiegandone le origine, i significati e le virtù.

Programma completo su www.effettovenezia.it
Info: Ufficio Turismo Comune di Livorno 0586-820454/285/226/288/210 ; e in orario 19-24 cell. 333-94754

> Effetto Venezia, il programma del 31/7

Fonte Comune di Livorno

Effetto Venezia 2012 riserva per domani sera martedì 31 luglio grandi sorprese: un insolito Odisseo nei Fossi (dalle ore 21.05 con partenza dalla scalandrone degli Scali del Monte Pio- Scali di Ulisse) e gli Abbadream in concerto ( Piazza del Luogo Pio – Palco Omero ore 22.05).

In una edizione dedicata alla mitica Grecia non potevano mancare le celebri avventure dell’eroe omerico che saranno magicamente ricostruite lungo un percorso in barca lungo i canali medicei che attraversano il quartiere; passando da uno scalandrone all’altro Gianluigi Tosto sarà infatti l’attore-narratore che darà vita e corpo, insieme ai musicisti ed ai danzatori che lo accompagnano, alle peregrinazioni del divino Odisseo.

E sempre in omaggio alla Grecia ed alle sue bellezze, chi non ricorda le incantevoli isole Skiathos e Skopelos immortalate nel film-musical Mamma Mia? La band Abbadream le richiamerà nel concerto Abba Tribute Show con numerosi cambi di scena e coreografie sul Palco Omero.

Per i bambini un appuntamento da non perdere: Esopo in Toscana ( circoscrizione 2- Palco Euripide ore 21.05) con le letture delle favole tratte da un volume in rima scritto da Lido Pacciardi. A leggerle saranno Luca Salemmi e Deborah Di Girolamo.

I Bottini dell’Olio, ribattezzati Museo El Greco, proporranno anche per la serata di martedì 31 luglio ( e lo faranno fino a sabato 4 agosto) alle ore 21.05 e 22.35 Le Stanze livornesi (ipotecate) quadri di vita livornese a cura di Emanuele Barresi.

> Effetto Venezia, gli spettacoli del 30/7

Fonte Comune di Livorno

Ecco gli spettacoli principali di Effetto venezia, per la serata di domani, lunedì 30 luglio.

In piazza del Luogo Pio, 22.05 ( ingresso gratuito) Gianluigi Tosto reciterà a memoria l’”Iliade”, il grande poema dove i sentimenti non conoscono mezze misure : l’ira di Achille, l’eroismo di Ettore, l’entusiasmo di Patroclo, il dolore di Priamo. Sullo sfondo le battaglie, in primo piano gli esseri umani con le loro eterne virtù e debolezze, passioni e sofferenze. Accompagnamento di musica e danza.

E poi l’atteso debutto, a chiusura di serata (piazza del Municipio, ore 23.45,ingresso gratuito), di Claudio Marmugi in “Cassandra: io v’avevo avvisato”. Il comico livornese vestirà i panni della profetessa “che diceva il vero ma nessuno le credeva, uscendo dal Cavallo di Troia realizzato dall’artista Fabio Leonardi.

Si replicano poi “Le stanze livornesi” di Emanuele Barresii e l’Otello.

In ogni angolo del quartiere vi saranno concerti, esibizioni di corali, mostre, e il Labirinto per i bambini sugli Scali Finocchietti.

Programma completo su www.effettovenezia.it

Info: Ufficio Turismo Comune di Livorno 0586-820454/285/226/288/210

E in orario 19-24 cell. 333-94754

>Palio dell’Antenna, trionfa il San Jacopo

Di Michela Giorgi 

Il San Jacopo è stato il rione vincitore della gara remiera del Palio dell’Antenna disputata nella serata del 28 luglio.
Una vittoria ostacolata fino alla fine dal Venezia e dall’Ovosodo che ha conquistato il successo al Palio Marinaro.
Nelle gozzette a 4 remi ha trionfato l’Ardenza la Rosa anche se contrastato dal Montenero.

Il tradizionale evento è stato iniziato dal Corteo Storico La Livornina, che ha rievocato usi e costumi della Livorno del ‘700.

Il Palio dell’Antenna tra tradizione e cultura livornese. Il Palio dell’Antenna risale a prima della fondazione di Livorno, quando esisteva l’usanza di festeggiare gli eventi con una regata.

Fino al secolo XV, tale regata che si svolgeva per celebrare la festa della Madonna, veniva organizzata e finanziata dal nobile di un rione che, così, acquisiva il diritto di vedere impiantata l’antenna di scalata nelle acque del fosso prospiciente la propria abitazione.

La tradizione del Palio continuò fino al secolo successivo divenendo una gara poco leale con veri e propri arrembaggi.
Il Palio venne conosciuto anche al di fuori della città di Livorno per tutto il ‘700 e l’800.

Da ricordare la regata del 30 gennaio del 1605 che fu disputata fra barche di Galere da guerra per volere di Ferdinando I, nelle acque davanti alla Fortezza nuova, oggi Scali delle Cantine, per solennizzare l’immissione dell’acqua nei nuovi fossi contornanti le mura cittadine.

La regata lungo le mura si concludeva con l’arrampicata all’antenna, un palo alto dieci metri infisso nelle acque del fosso fra Pontino e Fortezza, dove il “montatore” più veloce a salire lungo quattro corde tese conquistava un drappo rosso.
Il 12 gennaio 1612 fu disputata una giostra marinara di fronte alla Fortezza Vecchia in onore del Nunzio pontificio, cardinal Taverna.

Il cardinale fece preparare spade, calzette, stoffe per fare giubboni da offrire in premio al vincitore oltre al drappo o palio.

Il 21 maggio del 1766 per celebrare l’arrivo del nuovo Granduca Leopoldo venne organizzata una grande “festa d’acqua” che si svolse nello specchio di mare del porto mediceo.

Per la circostanza intorno alla darsena fu preparata una grande tribuna a semicerchio al centro della quale era situato il palco reale guarnito di ornamenti.

La gara doveva svolgersi alle 6 del pomeriggio e il Palio veniva collocato sopra l’antenna posta al centro del tratto di mare antistante il porto e di fronte al palco reale.

Le quattro imbarcazioni che gareggiavano al palio dovevano remare attorno al bacino tre volte, quella che terminati i giri riusciva con un suo componente dell’equipaggio a salire sull’antenna e a prendere la banderuola aveva vinto il Palio.
Tra il sette e ottocento la gara si svolgeva quasi sempre nelle acque interne, specialmente l’8 settembre, in un tratto del Fosso Reale su cui si affacciava il palazzo del negoziante che di volta in volta finanziava l’evento sportivo.