Pronto soccorso a Livorno, sbarca il “metodo Harvard”

Fonte Usl 6

ospedale

Il modello di formazione targato “Harvard” sbarca in anteprima al Pronto Soccorso di Livorno. Sono stati circa 20 gli operatori, tra medici, infermieri e personale Oss, che in questi giorni hanno potuto avvalersi della cosiddetta “formazione simulata” ovvero la migliore metodologia formativa a livello mondiale ideata per il personale aeronautico statunitense e successivamente applicata al modello sanitario.

“Questo metodo – spiega Mauro Pratesi, direttore del Pronto Soccorso di Livorno – ha il grande vantaggio di portare il personale a vivere direttamente nei propri ambienti situazioni di emergenza. Su un manichino che riproduce le reazioni di un vero paziente sono stati simulati all’interno della nostra shock room una serie di casi da codice rosso, ovvero da pericolo di vita. Qui, grazie alle riprese effettuate con una telecamera è stato possibile filmare reazioni e comportamenti seguiti dal personale in situazioni di emergenza e da questi poter imparare, codificando i comportamenti virtuosi e correggendo eventuali errori”.

Una parte fondamentale del programma di formazione è, infatti, nel cosiddetto “de-briefing” ovvero il momento di valutazione successivo alla simulazione effettuato attraverso la riproposizione dei filmati appena girati. “L’arrivo al Pronto Soccorso di questa metodica – dice Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda USL 6 di Livorno – rappresenta un’ulteriore tappa del percorso di qualificazione del nostro personale. Siamo partiti dalla rete dell’emergenza, ma il modello è sicuramente esportabile in altre situazioni. La conoscenza, oltre allo studio, è sempre frutto di esperienza, per questo avere la possibilità di programmare situazioni di emergenza, seppur simulate, permette di aumentare le proprie capacità di risposta e quindi di ridurre il numero degli errori compiuti”.

L’idea alla base di questa metodologia è proprio quella di migliorare la cosiddetta curva di apprendimento ovvero di ridurre le conseguenze degli errori compiuti in fase di apprendimento. “Questo percorso – racconta Gian Franco Gensini, promotore del percorso e intervenuto in qualità di delegato dal Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze – è nato circa 12 anni fa dalla convinzione che per abbattere il numero degli errori in sanità, che tanto costano in termini di vite umane, fosse fondamentale non nasconderli e soprattutto imparare da quelli “appena evitati”. Da qui partì la strada di importazione del modello Harvard all’interno della Toscana che oggi compie una tappa importante con l’arrivo al Pronto Soccorso di Livorno, uno dei centri con i maggiori flussi di utenti in emergenza in tutta la regione”. 

 

Servizio di mensa, il Comune sta rinnovando la convenzione con la Caritas

Fonte Comune di Livorno

A Pasqua distribuzione di 150 pacchi alimentari
Servizio di mensa, il Comune sta rinnovando
la convenzione con la Caritas, aumentando il contributo
Il Comune coprirà i costi del servizio per più del 54% per fronteggiare le nuove povertà

Livorno, 29 marzo 2013 – L’Amministrazione comunale ha deciso di rinnovare la convenzione con la Caritas per la gestione unica del servizio di mensa cittadina – che ogni giorno accoglie circa 120 bisognosi – aumentando il livello di copertura dei costi del servizio a più del 54% .
Il contributo del Comune sarà portato a € 117.168 per aumentare il numero di pasti che possono essere serviti e rispondere in modo sempre più adeguato alle nuove povertà e ai bisogni sempre crescenti.

“I dati che provengono dai servizi sociali della nostra città, e purtroppo in linea con quelli nazionali – dichiara l’assessore al Sociale Carla Roncaglia – indicano una condizione di bisogno, anche per i servizi primari, in costante aumento. Il disagio economico – rileva – coinvolge ormai fasce nuove di popolazione e le famiglie che si rivolgono a tutti i servizi sociali e di carità che sono operanti in città sono ormai molte. Addirittura – evidenzia l’assessore Roncaglia – si avvicinano al servizio per il pasto anche persone che sino a poco tempo fa mai avrebbero pensato a dover ricorrere a questo tipo di strutture; persone che si sommano agli abituali fruitori del servizio che a loro volta non hanno superato la loro condizione di grave marginalità sociale. I numeri così elevati parlano quindi di un disagio sempre crescente in una città che tuttavia cerca di mettere in campo tutte le risorse che ha a disposizione per fronteggiarlo”.

E’ quindi nel segno della sussidiarietà e della collaborazione tra soggetti che svolgono il proprio ruolo sociale sul territorio cittadino, che, come detto, il Comune di Livorno sta rinnovando la convenzione con Caritas Livorno.
Il servizio di mensa sarà organizzato su basi nuove e condivise con Caritas.
Prevederà sia pasti per la mensa che verrà distribuita in due luoghi distinti della città, uno in zona nord ed uno nella zona sud, oltre a prevedere un sufficiente numero di pasti da consegnare a domicilio per le persone anziane o affette da patologie per le quali sono impossibilitate a spostarsi. L’accesso, attualmente limitato potrà così essere ampliato .
La convenzione che con Caritas l’Amministrazione Comunale si prepara a stipulare, pertanto, è pensata in un’ottica di sinergia, valorizzazione dell’esistente e miglioramento della sua efficacia.
Oltre al contributo da parte del Comune di € 117.168 per il servizio mensa, ad integrazione del reddito alle famiglie in difficoltà per l’acquisto di generi di prima necessità, il Comune sostiene con risorse proprie l’erogazione di “card” prepagate e l’acquisto di prodotti per la prima infanzia.
La spesa complessiva sostenuta nell’anno 2012 è stata di € 414.821 di cui € 13.000 quale corrispettivo a Caritas per il servizio di gestione delle card.

Per Pasqua la distribuzione di 150 pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà

La collaborazione tra la Caritas e l’Amministrazione Comunale prevede poi altri progetti ed iniziative capaci di dare risposta ai crescenti bisogni dei cittadini.
In occasione delle festività Pasquali, in particolare, il Comune insieme alla Caritas sta provvedendo alla distribuzione straordinaria di 150 pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà.
L’operazione è stata resa possibile grazie ad una generosa iniziativa di Alisea e della Cooperativa 8 Marzo che, sotto forma di ATI gestiscono il servizio di ristorazione per le case di riposo comunali, e che hanno voluto dare, in occasione della Pasqua, un segno tangibile della loro presenza nel tessuto cittadino, nonché come detto della locale Caritas che ha integrato il pacco offerto con altri generi alimentari di utilizzo quotidiano.
Questa iniziativa segue quella già consolidata da due anni a questa parte dell’organizzazione del Pranzo di Natale per i poveri della città. Nel segno della vicinanza alle situazioni di criticità, con questo intervento si sono volute invece raggiungere le famiglie, che in questo particolare momento di crisi si trovano sempre più spesso a non riuscire a far fronte alle esigenze quotidiane.
La distribuzione dei pacchi, che avverrà nell’arco di tempo compreso tra venerdì 29 marzo e martedì 2 aprile, si è potuta realizzare grazie alla collaborazione di Caritas Livorno, che ha individuato le parrocchie con maggiori richieste di sostegno alimentare da parte delle famiglie del proprio territorio.

Un progetto per la redistribuzione di cibi invenduti ai cittadini in difficoltà

Si ricorda infine che il Comune insieme alla Caritas sta avviando nuovo progetto o con le associazioni di categoria per potenziare e “sistematizzare” la redistribuzione, ai cittadini in difficoltà (singoli e famiglie), di cibi invenduti.
Le associazioni Cna-Unione Alimentare, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop, si sono impegnate a sensibilizzare i propri associati sulla necessità di essere solidali verso le fasce più deboli della popolazione, e a informarli sui meccanismi di sgravi fiscali e riduzione dei costi di smaltimento che esistono per chi dona prodotti non più commerciabili.
Esiste infatti in Italia una legge, la 155 del 2003, detta “del buon Samaritano”che prevede una serie di agevolazioni per chi effettua “cessioni gratuite nei confronti di enti ecclesiastici e onlus”.

 

Calcio, Bari-Livorno 1-1. Nicola, “abbiamo una bella mentalità”

Di Ercole De Santi, www.amaranta.it 

logo_livornoIl Livorno sfiora il successo a Bari. La squadra di Nicola, che si era portata in vantaggio con Belingheri, ha avuto diverse occasioni per chiudere la partita, in particolare con Paulinho che ha preso il palo a metà ripresa, ma alla fine sono stati i baresi a trovare la rete del pareggio a pochi minuti dalla fine. In ogni caso le squadre hanno mostrato entrambe di avere carattere e capacità tecniche e tattiche. E il risultato di parità, in definitiva, può dirsi giusto.

La prima occasione è capitata al Bari, con Ghezzal, ma Fiorillo non si è fatto sorprendere. Però è stato il Livorno a passare in vantaggio. Belingheri è stato bravo a controllare la sfera ed a saltare col classico cucchiaio il portiere Lamanna. Il Bari non è rimasto tuttavia a guardare e ha cercato di reagire. Tallo e Ghezzal si sono dati da fare, ma inutilmente. Così sono stati gli amaranto ad andare vicini al raddoppio con Belingheri, che ha mandato alto dopo l’ottimo servizio di Paulinho.

La ripresa si è aperta con il Bari riversato nella trequarti amaranto. E’ stato Sciaudone a rendersi subito pericoloso, ma la sua puntata ha trovato solo l’esterno della rete. Torrente si è affidato allora alla classe di Bellomo per cercare di recuperare il risultato. Il Livorno, da parte sua, in questo frangente si limitava ad agire di contropiede e grazie al movimento dei suoi avanti. Così non deve stupire se a Paulinho è capita anche la grande occasione. L’attaccante brasiliano del Livorno si è presentato davanti a Lamanna, ma si è allargato per saltarlo ed a porta spalancata ha sparato sul palo. Gol mancato, gol subito. E quando il match sembrava volgere al termine, è arrivato puntuale l’insperato pareggio firmato da Fedato, che di testa ha messo alle spalle di Fiorillo, raddrizzando il risultato.

Appare sereno, nonostante il gol del pareggio biancorosso subito a quattro minuti dalla fine, l’allenatore del Livorno, Davide Nicola, nel dopopartita di Bari. Nicola fa buon viso a cattiva sorte e dice: “Il punto che abbiamo conquistato è importante. Questo è un campo molto difficile. La supremazia territoriale l’abbiamo lasciata a loro, noi abbiamo puntato sulle ripartenze e alla fine le occasioni migliori sono state nostre. Dà un po’ di fastidio aver preso gol alla fine, ma abbiamo una bella mentalità”.

Poi, incalzato dalle domande dei giornalisti che volevano sapere se il Livorno crede alla promozione in Serie A: “Abbiamo cercato di dare la giusta mentalità alla squadra. Se non fossimo restati uniti, non saremmo lassù dopo tutto questo tempo. Ma possiamo ancora migliorare e dopo questa partita l’abbiamo capito”. E ancora: “Se un allenatore è arrivato in A, forse avrà qualcosa in più di me, ma anch’io penso di poter allenare nella massima divisione”.

Soddisfatto, sull’altro versante, il tecnico del Bari, Vincenzo Torrente, che ai cronisti dice: “I ragazzi hanno dimostrato personalità, oltre a qualità, e hanno fatto la partita. Il Livorno ha saputo sfruttare la prima occasione e poi è andato vicino al raddoppio nella ripresa. Noi abbiamo avuto più chance rischiando con il loro contropiede. Sono cpmunque soddisfatto”. E infine: “Avevo detto ai ragazzi di stare attenti a Belingheri, ma abbiamo fatto un errore e siamo stati subito puniti”.

Bari: Lamanna, Ceppitelli (42′ st Altobello), Rossi, Cleiton, Potenza, Defendi, Romizi (15′ st Bellomo), Sciaudone, Galano (6′ st Fedato), Tallo, Ghezzal. A disp: Pena, Aprile, Ristovski, De Falco. All. Torrente.

Livorno: Fiorillo, Bernardini, Emerson, Ceccherini (33′ st Decarli), Schiattarella, Luci, Duncan (22′ st Gentsoglou), Lambrughi, Belingheri (40′ st Salviato), Dionisi, Paulinho. A disp: Mazzoni, Gemiti, Bigazzi, Cellerino. All. Nicola.

Arbitro: Di Paolo di Avezzano.

Reti: 15′ pt Belingheri, 41′ st Fedato;

Compartecipazione alle rette RSA, il T.A.R. ha respinto il ricorso dei parenti di un anziana assistita a Livorno

Fonte Comune di Livorno

Giudicata corretta l’applicazione della Legge Regionale da parte dell’Ente locale
Compartecipazione alle rette RSA, il T.A.R. ha respinto
il ricorso dei parenti di una anziana assistita a Livorno
Il Comune legittimato a chiedere l’ISEE dei familiari degli assistiti
nelle case di riposo per l’eventuale contribuzione alle rette

Livorno, 28 marzo 2013 – Il T.A.R. Toscana ha respinto il ricorso avanzato dalle figlie di una anziana assistita in una RSA livornese contro la richiesta del Comune di Livorno di una compartecipazione da parte dei familiari nel pagamento della retta.
In sostanza, la sentenza del T.A.R. (la numero 478 depositata il 25-3-2013) legittima di fatto il Comune a chiedere l’ISEE dei familiari degli assistiti nelle case di riposo per l’eventuale contribuzione alle rette, in attuazione alla Legge Regionale 66 del 2008 che, all’art.14 prevede appunto che “la quota di partecipazione dovuta alla persona ultrasessantacinquenne ricoverata in una RSA venga calcolata tenendo conto altresì della situazione reddituale e patrimoniale del coniuge e dei parenti in linea retta entro il primo grado”.
Dunque un traguardo  importante per il Comune di Livorno, così come per tutti gli altri Enti locali toscani che hanno adeguato i regolamenti delle proprie RSA sulla base della Legge Regionale 66 e una “risposta” a chi che ha sempre seguito con grande attenzione la questione.
“Siamo molto soddisfatti della sentenza del Tar”, dichiara l’assessore al Sociale Carla Roncaglia. “Al di là del fatto che il rigetto del ricorso conferma la correttezza della linea tenuta nel rispetto della normativa vigente – dice ancora l’assessore –  preme sottolineare che si tratta di un riconoscimento del principio di equità sociale che il Comune ha sempre voluto perseguire nella gestione dei servizi sociali”.
“Il fatto che parenti fino al primo grado, e cioè figli e coniugi con risorse economiche adeguate, possano compartecipare alle spese del parente ricoverato in una Rsa, va a tutto vantaggio dell’anziano che invece non ha nessuno alle spalle e di cui si fa completamente carico il Comune”.
Sulla sentenza è precisato che “La scelta di richiedere l’ISEE per i parenti entro il primo grado è una scelta che nasce dalla legge regionale e doveva essere osservata . E comunque appare anche logica – è scritto ancora sulla sentenza – dal momento che l’anziano autosufficiente non ricoverato risiede stabilmente presso la struttura, e quindi dovendo valutare fino a che punto sia possibile chiedere un suo contributo è opportuno valutare le risorse di cui possono disporre anche quei parenti che in base ad altra previsione sarebbero tenuti agli alimenti”
Nella sentenza è inoltre sottolineato che “l’apparente sproporzione della cifra richiesta dal Comune rispetto ai redditi di cui dispone l’assistita deriva dal fatto che coloro che erano tenuti a produrre il loro ISEE non l’hanno fatto, ed il Comune di Livorno, in mancanza di un riferimento certo, ha dovuto applicare la tariffa massima, che sarà però rivista, come affermato dall’ente locale nella sua memoria, non appena sarà prodotta la documentazione necessaria per fare calcolo conforme alla legge”.
I giudici del T.A.R. hanno tenuto conto, nella loro decisione, anche della recente sentenza della Corte Costituzionale (la n.296 pubblicata il 19 dicembre 2012) che aveva dichiarato “non fondata” la questione della legittimità costituzionale dell’articolo 14 della Legge Regionale 66 del 2008.

Il Museo fattori di Villa Mimbelli durante le festività Pasquali

Fonte Comune di Livorno

In occasione delle prossime festività pasquali, il museo “G.Fattori” di Villa Mimbelli resterà chiuso domenica, 31 marzo, giorno di Pasqua, mentre rimarrà aperto lunedì (solitamente giorno di chiusura settimanale del museo) 1°aprile. Lunedì 1° aprile, giorno di Pasquetta, il museo effettuerà l’orario consueto 10- 13 e 16-19.