Caso Lonzi, la Cassazione nega la ripresa delle indagini

Di Tony Faini, http://www.costaovest.info

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali della madre di Marcello Lonzi, deceduto nel 2003 nel carcere delle Sughere a Livorno, dove era detenuto. Con il ricorso era stata richiesta la riapertura del caso dopo l’archiviazione disposta nel maggio dello scorso anno dal giudice per le indagini preliminari, Rinaldo Merani. Gli avvocati della donna avevano chiesto l’annullamento della decisione del giudice.

Lonzi fu trovato senza vita in una cella della casa circondariale di Livorno l’11 luglio di otto anni fa: si trovava recluso per tentato furto e in carcere sarebbe dovuto rimanere per quattro mesi. Una prima inchiesta, condotta a ridosso dell’episodio, finì con un’archiviazione, firmata dallo stesso giudice.

Nel 2007 la madre di Lonzi, Maria Ciuffi, ottenne la riapertura delle indagini. La Procura di Livorno avviò un’altra inchiesta, lavorando per oltre due anni ed iscrivendo anche tre persone nel registro degli indagati, un compagno di cella e due agenti di Polizia penitenziaria, ma chiedendo da ultimo l’archiviazione per tutti. Secondo i magistrati livornesi, Lonzi morì a causa di un malore.

“Ci sarà un giudice in tutta Italia che mi ascolterà?”, aveva detto la Ciuffi, quando fu ufficializzato il ricorso in Cassazione. Dopo questo nuovo esito della vicenda, non è escluso che adesso la donna, come ha più volte annunciato, si rivolga alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo.

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