>Il Vernacoliere e la guerra delle vignette, Cardinali allontana undici collaboratori

Di David Di Luca

La vita del Vernacoliere non è mai stata facile. Fin da quando si chiamava Livornocronaca e faceva controinformazione, il mensile ha subito traversie di tutti i tipi. Da ricordare quelle delle locandine sulla Topa e su Madonna Trogolona (intesa come la cantante). Qualche anno fa venne defenestrato Giorgio Marchetti in arte il Borzacchini, per divergenze con l’editore-direttore Mario Cardinali, da sempre al timone della testata.

Adesso arriva uno scontro interno che ha come teatro di guerra il social network. Tempo fa alcuni collaboratori avevano creato un gruppo non ufficiale dedicato al Vernacoliere, dove a un certo punto sono fioccati commenti sulla presunta scarsa democraticità del Cardinali, ad opera di alcuni collaboratori. L’editore, davanti a queste esternazioni, li ha allontanati dalla testata, provocando ovviamente un ulteriore polverone.

C’è anche chi difende Cardinali, come lo storico collaboratore del Vernacoliere Federico Maria Sardelli, che sottolinea come le divergenze con il direttore le abbia sempre sistemate faccia a faccia, e dicendosi perplesso davanti agli sfoghi via Internet. Di certo, il dibattito è destinato a non terminare qui. Quando in un giornale (o in qualsiasi altro posto) ci sono dei problemi, è meglio parlarne a quattr’occhi, oppure passare direttamente alla piazza mediatica?

Ai post l’ardua sentenza.