Tornato all’originario splendore il monumento “Alle vittime degli austriaci” di Lorenzo Gori

Fonte: Comune di Livorno

L’ottocentesco monumento sepolcrale dedicato “Alle vittime degli Austriaci”, opera di Lorenzo Gori, collocato nel viale monumentale del Cimitero de La Cigna, è stato “adottato” ed é tornato, dopo un intervento di restauro conservativo, alla bellezza originaria.

Il Soroptimist Club Livorno, nell’ambito della campagna del Ministero ai Beni e Attività Culturali “Adotta un monumento”, ha infatti finanziato il restauro complessivo dell’opera (di proprietà del Comune di Livorno), raffigurante un bellissimo giovane in marmo, seduto languidamente con volto triste e reclinato: un simbolo dell’eroismo di quei ragazzi livornesi che dettero la vita per il raggiungimento dell’Unità d’Italia.

A settembre la cerimonia ufficiale di consegna del monumento, riportato allo stato originario dalla restauratrice Sandra Roca Rey, sotto la direzione dei lavori della Soprintendenza dei Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Pisa e Livorno (nella persona di Loredana Brancaccio).

“Abbiamo scelto proprio questo monumento tra varie opere pubbliche che richiedevano urgenza di restauro – dichiara la presidente del Soroptimist International di Livorno Silvia Di Batte – in quanto particolarmente rappresentativo nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, tema a cui è dedicata la campagna Adotta un monumento. L’opera, infatti, fu eretta alla memoria delle vittime livornesi che si batterono eroicamente contro il nemico austriaco nelle due giornata del 10 ed 11 maggio 1849”.

“La scelta non poteva essere più appropriata – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Livorno Mario Tredici – in quanto il complesso monumentale racconta esplicitamente il contributo che Livorno ha dato con i suoi giovani al processo unitario. Ringrazio dunque vivamente il Soroptimist per questo intervento, con l’auspicio che sia di esempio per altre associazioni e privati affinché, in questa fase di crisi economica e di pesanti tagli alla cultura, tutti contribuiscano alla conservazione del patrimonio storico artistico della città di Livorno” .
In attesa dell’inaugurazione il monumento è stato coperto, per un migliore stato di conservazione.

L’iniziativa “Adotta un monumento”, è promossa per i 150 anni dell’Unità d’Italia dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali, delle Soprintendenze dei Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Pisa e Livorno e di Firenze, Prato e Pistoia ed è realizzata in collaborazione con le Prefetture della Toscana, Regione Toscana, Provincia di Firenze e http://www.intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana.

L’opera. La statua, in marmo, rappresenta un giovane ferito, in abiti civili, con la bocca socchiusa e lo sguardo rivolto in avanti. Seduto a terra, con una mano stringe  un fucile mentre con l’altra mano, coperta di bende, si appoggia al terreno roccioso. Il gruppo scultoreo posa su un basamento  in lastre di arenaria delimitato da quattro pilastri uniti da sbarre di ferro a sezione quadrata. Nella facciata anteriore una lapide riporta l’iscrizione “Ossa di otto vittime delle infame barbarie  austriaca 1849”. Le altre iscrizioni riportate sempre sul basamento elencano i nomi degli otto patrioti che furono fucilati dall’esercito austriaco: Michel Augusto, Parlanti Giovanni, Crespini Jacopo, N,.N. (da Modena), Berni Alessandro, Berni Giovanni, Berni Michele, Gori Giuseppe.

Il monumento fu eretto nel 1881  su progetto di Lorenzo Gori a seguito di una raccolta di oblazioni promossa dalla Società dei Reduci. Nel 1887 subì un primo danneggiamento all’altezza della carabina che fu restaurato dallo stesso Gori riutilizzando i frammenti ritrovati.

L’opera è  collocata nel viale monumentale che collega la chiesa di San Tobia al colonnato delimitante il confine estremo del cimitero e che raccoglie, assieme a numerose tombe di famiglia, i monumenti che la città di Livorno ha voluto dedicare ai concittadini morti per difendere la patria durante le guerre d’indipendenza. Qui si incontrano i monumenti agli eroi risorgimentali, ai caduti per la difesa di Livorno dall’occupazione austriaca del 10 e 11 maggio 1849 ed ai livornesi morti a Mentana.

Purtroppo la sua collocazione all’aperto, lungo il viale alberato del cimitero, è stata la causa principale dell’attuale stato di deterioramento.

Il restauro. L’intervento di restauro conservativo sulla statua è stato effettuato da Sandra Roca Rey, restauratrice diplomata all’I.C.R. di Roma, accreditata presso i Musei Nazionali Francesi, presso la Soprintendenza di Pisa e presso la Soprintendenza archeologica di Roma. Per riportare il monumento allo stato originario è stato necessario intervenire in più fasi che hanno riguardato l’asportazione della microflora, pulitura generalizzata, consolidamento, stuccature, stesura protettivo. Anche la recinzione è stata sottoposta a pulitura, trattamento antiossidante e verniciatura.

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