Porto, arriva maxi-statua della Madonna

Di David Di Luca

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In una città nota per non essere paricolarmente religiosa, la diocesi ha deciso la creazione di un’enorme statua della vergine Maria, alta sei metri, che svetterà vicino alla stazione dei Piloti. I disegni sono stati presentati ieri dal vescovo Simone Giusti e dall’autore dell’opera, lo scultore pisano Paolo Grigo’. La statua sara’ realizzata ”con materiale refrattario – spiega Grigo’ -. Cotto tre volte perche’ servira’ una particolare stabilita”’.

La scultura pesera’ tra 10 e 15 quintali, avra’ un basamento di un metro e verra’ posizionata accanto alla stazione dei Piloti del porto. Alla base ci saranno i volti di uomini e donne del Mediterraneo, da qui il nome di ‘Madonna dei popoli’.

L’intera iniziativa sara’ finanziata dalla Diocesi con 70 mila euro: ”Questo e’ un momento difficile – ammette monsignor Giusti -. I problemi sono tanti, pero’ l’aiuto ci deve essere per tutti: per la Caritas, per le mense, per i piu’ poveri, per chi non riesce a pagarsi una casa, ma anche per la nostra cultura”. Nei prossimi mesi in Duomo verrà esposto un modellino in miniatura della statua, e i livornesi potranno dare suggerimenti sulla realizzazione dell’opera.

Casa Shangay, Lucarelli denunciano tifosi

Di David Di Luca

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Commenti goliardici, ma anche frasi pesanti verso i Lucarelli, dopo la vicenda della casa popolare in via dell’Antimonio, assegnata alla madre di Cristiano e Alessandro Lucarelli, Franca Bussotti. Li hanno scritti alcuni lettori sul sito Alè Livorno. E Maurizio e Cristiano hanno sporto denuncia.

“Abbiamo presentato querela per circa 20-25 frasi offensive in cui rileviamo il reato di ingiurie – spiega uno degli avvocati di famiglia, Marco Giunti – La polizia sta indagando. Tuttavia, non è facile risalire alle identità degli autori dei commenti: quasi tutti infatti usano dei nick name.”

L’inchiesta giudiziaria sulla casa di via dell’Antimonio vede indagati la signora Franca, assegnataria della casa, il figlio Alessandro (accusato di aver usato l’indirizzo di quell’abitazione per una sua società) e il padre Maurizio Lucarelli. Secondo quanto emerso dall’indagine, condotta dal Nucleo tributario della Guardia di finanza e coordinata dalla Procura, i coniugi risultano legalmente separati, ma in realtà starebbero ancora insieme.

Per l’accusa questa sarebbe una strategia per poter ancora usufruire dell’alloggio. La difesa invece dice che i due sono effettivamente separati. Inoltre, sempre secondo gli investigatori, la donna lavorerebbe al centro estetico della moglie di Cristiano e quindi non avrebbe, come dichiarato, un reddito basso.

Acquario, 70mila le presenze previste entro fine anno

Di David Di Luca

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Primo bilancio oggi per l’Acquario di Livorno, che ha riaperto i battenti la scorsa estate. La previsione di qui alla fine dell’anno è di circa 70mila visitatori.

“Siamo molto contenti dei risultati ottenuti in questi primi cinque mesi – afferma Carla Sibilla,  Direttore Generale di Costa Edutainment S.p.A. – che costituiscono un successo non solo per l’Acquario di Livorno ma per la città. Il nostro impegno come Costa Edutainment fino ad oggi e per il futuro è di mettere a frutto il know-how sviluppato negli anni a Genova per contribuire a rafforzare il ruolo turistico della città, Porta sul Tirreno e per promuovere l’Acquario come punto di riferimento turistico della Toscana. Naturalmente il merito di questo risultato va anche all’amministrazione cittadina che ringrazio per la collaborazione sempre attenta e tempestiva dimostrataci e ai cittadini di Livorno che, anche nella fase più delicata di avvio della struttura ci hanno sempre supportato, con la soddisfazione di chi si vede restituire dopo anni una struttura così importante”.

“L’Amministrazione comunale è estremamente soddisfatta – afferma l’Assessore alla Cultura del comune di Livorno Mario Tredici – I risultati fin qui ottenuti confermano la bontà delle scelte, che hanno portato ad un Acquario concepito con grande modernità e ad un rapporto pubblico-privato che ci auguriamo possa dare ulteriori frutti, valorizzando la città e le sue risorse culturali”.

La struttura ospiterà domani nella hall dalle 14.30 la Festa di Natale organizzata dalla Pro Loco San Jacopo di Livorno con animazioni e dolci per bambini.

Porto, cresce il traffico container

Fonte: 50Canale

Il porto di Livorno continua a dare segnali di crescita nel settore dei contenitori, uno dei settori più colpiti durante la crisi economica. Lo dice la stessa Autorità Portuale livornese indicando il dato di ben 54 mila contenitori transitati nel mese di ottobre sulle banchine… Continua

Moby Prince, archiviata inchiesta bis. Chessa, “cercheremo altre strade”

Di David Di Luca

E’ stata archiviata l’inchiesta bis sul Moby Prince. La procura livornese ha posto la parola fine anche alla seconda indagine sul traghetto che entro’ in collisione con una petroliera a largo di Livorno, il 10 aprile 1991, provocando 140 morti. A decidere per l’archiviazione e’ stato il gip Rinaldo Merani, che ha accolto la richiesta della Procura, confermando l’assenza di elementi a sostegno degli scenari proposti dagli legali dei familiari delle vittime della strage. Proprio un loro esposto presentato tre anni fa con l’assistenza dell’avvocato Carlo Palermo, spinse la magistratura a riaprire il caso. In quell’esposto si ipotizzava che a causare la morte delle 140 persone, a intralciare le operazioni di soccorso e a ostacolare le successive indagini del primo processo, potessero essere state movimentazioni illegali di armi tra il porto e la vicina base americana di Camp Darby. Nessun colpevole era stato individuato nei processi precedenti.

”Ce l’aspettavamo, vista la richiesta d’archiviazione dei pm. Ma noi andremo avanti, di nuovo”. Così Angelo Chessa, figlio del comandante del Moby Prince, dopo l’archiviazione disposta dal tribunale di Livorno per l’inchiesta-bis sulla tragedia del 10 aprile 1991. ”Da un certo punto di vista siamo quasi contenti – afferma Chessa – perche’ con Livorno abbiamo chiuso”. ”Ci dirigeremo verso altre strade – annuncia Chessa – Non sappiamo ancora quali con esattezza. Certo, bisognera’ fare un grosso lavoro di nuovo. Abbiamo incaricato uno studio di Milano per fare una ricostruzione ingegneristica che e’ in contrasto con quanto scritto dai periti dei magistrati”.