Mostra su Beppe la Salvia alla Labronica

Fonte Ufficio Stampa

le scale della biblioteca labronica villa fabbricotti…SIPARIO!
BLS Beppe La Salvia Il Grattacielo e altre storie
3/28 ottobre 2015

Biblioteca Labronica “F.D.Guerrazzi”
Villa Fabbricotti-Livorno
Inaugurazione sabato 3 ottobre ore 18.00
Apertura anche domenica 4 ottobre

La mostra è a cura di Valentina La Salvia.
L’allestimento della mostra è a cura di Laura Ganzinelli.
La mostra è promossa del Comune di Livorno e realizzata dalla Cooperativa Itinera.

La mostra presenta una selezione di documenti (manoscritti, dattiloscritti, fotografie, filmati, depliant e volumi) che costituiscono il Fondo Beppe La Salvia, recentemente donato dalla erede al Comune di Livorno. Conservato e catalogato presso la Biblioteca “F.D.Guerrazzi” con sede nella Villa Fabbricotti, il Fondo riunisce il materiale relativo al teatro, al cinema e alla musica, classica, lirica e d’autore, raccolto da Beppe La Salvia durante tutta la sua vita.

Fotografo e regista teatrale (1944-2013) è stato prima testimone e poi tra i fautori di un intenso e significativo periodo della cultura della città, quello che ha visto svolgersi l’attività teatrale del Centro Artistico “Il Grattacielo” dai primi anni Sessanta agli inizi del XIX secolo, con una breve parentesi a “Spazioteatro”.

Il Centro Artistico fu ideato da Padre Egidio Guidobaldi alla fine degli anni Cinquanta come estensione culturale dell’attività dell’Istituto gesuita S.Francesco Saverio. Dalla sede della scuola di Via del Platano si spostò nei nuovi locali dell’edificio di Piazza Attias che per l’altezza fu soprannominato “Grattacielo” e così dette il nome al Centro Artistico. Oltre a un teatro con palcoscenico all’avanguardia, il Centro disponeva di una sala conferenze e di una galleria per le mostre. Successivamente gli spazi furono ampliati con l’aggiunta della terrazza al tredicesimo piano.

Grazie alle capacità progettuali e organizzative nonché ai contatti del gesuita il Centro divenne presto il luogo di riferimento della cultura della città, spesso in contrapposizione alla “Casa della Cultura”.
Padre Guidobaldi fu un uomo di chiesa illuminato: agì guidato dall’idea di elevare gli spiriti delle persone attraverso la conoscenza, e con lo scopo di sprovincializzare l’ambiente artistico livornese attraverso il confronto con le esperienze contemporanee nazionali e internazionali.

Nel periodo compreso tra il 1957 e il 1964 fece convergere a Livorno personalità come Giuseppe Ungaretti, Orazio Costa, Fortunato Bellonzi, Mario Verdone, un giovanissimo Andrea Camilleri e molti altri intellettuali. Presso il “Grattacielo” si svolsero mostre di pittura contemporanea nazionale e internazionale, convegni, conferenze, proiezioni di film e lezioni di cinema, corsi di teatro e infine intense stagioni teatrali prodotte dalla compagnia interna, il “Piccolo Teatro Città di Livorno”, con la partecipazione di registi e attori professionisti, come Aldo Maltinti, Giorgio De Giorgi, Guido Paolo Marziali.

I giovani che come Beppe La Salvia si formarono alla scuola di recitazione del Centro e mossero lì i primi passi, negli anni Sessanta e Settanta, vissero in prima persona un momento d’oro della cultura nazionale e a loro volta operarono nella città e fuori creando compagnie teatrali o divenendo attori e professionisti dello spettacolo. Quando Padre Guidobaldi venne trasferito in altra sede le attività del Centro tornarono in Via del Platano, che aveva al suo interno un teatro liberty di circa 180 posti.

Sotto la supervisione di Padre Valentino Davanzati le attività culturali sono proseguite per oltre trent’anni con presenze divenute celebri quali quelle di Roberto Benigni, Franco Molè e la compagnia Alla Ringhiera, Marco Messeri, Lucia e Paolo Poli e molti altri; sempre sulla base dei principi ispirati da Padre Guidobaldi, l’obbiettivo è stato quello di proporre una offerta culturale diversa, costituita dal teatro sperimentale e dal cinema contemporaneo di tutto il mondo. Da allora, generazioni di livornesi sono entrate in quella sala e hanno frequentato il centro.

Non è semplice raccontare questa storia in una mostra. Il materiale del Fondo non copre in maniera perfetta ogni aspetto dell’argomento. Esso è stato raccolto negli anni senza una intenzione scientifica, ma esclusivamente per l’amore e per il rispetto verso quel mondo fatto di emozioni, di condivisioni e di continue scoperte.

Si è cercato quindi di approfondire alcuni argomenti e di ricreare delle suggestioni che possano solleticare la memoria di chi c’era o ci è passato e incuriosire chi non era ancora nato.
E’ un inizio. Il Fondo Beppe La Salvia è stato creato perché chi lo desidera possa studiare, approfondire e analizzare i volumi, i copioni, le fotografie ecc.. e successivamente fare nuovi collegamenti e elaborare nuovi pensieri.

Nessun allagamento in via Firenze grazie all’idrovora

Fonte Comune di Livorno

La Protezione Civile del Comune di Livorno informa che, grazie alla collocazione e messa in funzione dell’idrovora  lungo l’asse a rischio di via Firenze, al momento la viabilità nella zona  non ha subito interruzioni ma solo rallentamenti. A fronte dell’intensità delle precipitazioni di queste ore , o più specificatamente per usare il termine più appropriato “forzante meteorologico”, nessun allagamento dunque.
Così anche in quelle zone critiche della città , dove sono stati realizzati recentemente interventi di pulitura profonda delle caditoie e della fognatura bianca, non si sono registrati problemi.  In piazza Dante, in via Lorenzini (da via di Salviano a via degli Etruschi) e in via San Giovanni – per citare alcune delle strade oggetto di intervento- non si è verificato allagamento. Riprova tangibile dell’efficacia del piano di intervento preventivo messo in atto dalla Protezione Civile  per l’allerta meteo di queste ore.

Dal 1° novembre riscaldamenti accesi fino a 12 ore al giorno

Fonte Comune di Livorno

termosifone

Dal 1° novembre, e fino al 15 aprile 2015 sarà possibile attivare gli impianti di riscaldamento per un numero massimo di 12 ore al giorno, senza che sia necessaria una specifica ordinanza del sindaco.
Questo, in base al DPR 412/93, che regolamenta la “stagione termica”, collocando Livorno nella zona D del territorio italiano.

La decisione sull’attivazione del riscaldamento è demandata direttamente al proprietario, all’amministratore o al terzo responsabile dell’impianto.

Nel caso in cui dovessero verificarsi particolari situazioni climatiche, gli impianti di riscaldamento potranno essere accesi per ulteriori  6 ore giornaliere, sempre senza che sia necessaria una specifica ordinanza del sindaco.
Sempre senza ordinanza, al di fuori del periodo 1° novembre-15 aprile, in caso di temperature particolarmente rigide, è possibile accendere gli impianti fino a un massimo di 6 ore giornaliere.

Il Comune ha intanto predisposto il piano di accensione degli impianti negli edifici pubblici di sua competenza (nidi, scuole materne, scuole primarie e secondarie di secondo grado, Rsa, musei, biblioteche, impianti sportivi, uffici, ecc.).
I primi a partire, in maniera scaglionata, saranno, lunedì 3 novembre,gli impianti di riscaldamento degli asili nido e scuole materne. Si proseguirà, sempre in modo scaglionato, con gli altri edifici pubblici.
Entro mercoledì 5 novembre tutti gli impianti comunali dovranno essere accesi, con una durata massima fino a 10 ore giornaliere, in relazione alla temperatura esterna.

Nell’ottica generale del contenimento della spesa pubblica, cui le amministrazioni centrali e locali devono obbligatoriamente aderire, il calendario delle accensioni negli edifici pubblici potrà però subire uno slittamento in avanti, qualora le condizioni meteo climatiche risultassero tali da assicurare temperature di comfort negli ambienti pubblici senza l’intervento degli impianti di riscaldamento.

Si ricorda che lo scorso settembre  il Servizio Integrato Energia di durata quinquennale (2014-2019) per gli immobili comunali è stato appaltato alla ditta Siram SpA in associazione con Modus FM.  La gara di appalto si è conclusa con un ribasso d’asta del 22,89% rispetto all’importo di gara 5 milioni di euro oltre IVA per i 5 anni calcolato sulla base della convenzione Consip.

Questo assicura un risparmio da subito per il Comune di Livorno di quasi 1 milione di euro oltre IVA, per il riscaldamento e produzione di acqua calda in 51 uffici comunali e nelle scuole. E un grosso risparmio in prospettiva, grazie a migliorie degli impianti e a servizi aggiuntivi tesi alla riduzione dei consumi.

Oltre a gestire gli impianti termici e a occuparsi della manutenzione, la ditta metterà in opera, per un valore di circa 820mila euro nei cinque anni, una serie di interventi di riqualificazione tecnologica degli impianti e di efficientamento energetico degli edifici, preceduti da diagnosi per individuare dove si localizzano le maggiori dispersioni di calore.
I lavori saranno prioritariamente rivolti alla conversione delle centrali termiche da gasolio a metano, già a partire dal 2015, con evidenti vantaggi per l’ambiente.

Inoltre sarà effettuata una campagna di indagini conoscitive per individuare sia i lavori di efficientamento energetico più compatibili con le caratteristiche dell’edificio, sia per fornire agli uffici tecnici comunali una serie di dati per le verifiche strutturali di scuole e uffici. La gestione degli impianti sarà resa più efficiente ed economica attraverso l’introduzione della telematica, ossia un sistema di collegamento remoto alle centrali termiche che consente l’accensione e lo spegnimento “da computer” delle caldaie, oltre che la risoluzione a distanza di alcuni tipi di malfunzionamento.

Nessun sistema di filtraggio dei vapori, sequestrata una lavanderia a gettoni

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Fonte Comune di Livorno

La Polizia Municipale (Sezioni Territoriali Sicurezza e Mobilità) ha posto sotto sequestro un’attività di lavanderia a gettoni al piano terra di un palazzo in pieno centro. Questo, a causa della fuoriuscita (sulla strada e all’interno degli appartamenti sovrastanti) di vapori e fortissimi odori dovuta alla mancanza di un efficace sistema di filtraggio, con presumibili rischi per la salute dei cittadini. Il gestore è stato denunciato ai sensi dell’art.674 del Codice Penale per immissioni moleste.

Già in passato era stato riscontrato che la lavanderia scaricava i vapori provenienti dalle potenti asciugatrici tramite un tubo posto sotto una griglia posizionata direttamente sull’accesso della lavanderia, a raso del muro del palazzo, in violazione del Regolamento Edilizio e senza la realizzazione di alcuna canna fumaria.

Il gestore  della lavanderia, un quarantenne di origine rumena, era stato destinatario di un’ordinanza sindacale adottata per motivi di igiene e sanità poiché la Asl “non aveva potuto escludere un effetto irritante esercitato dai vapori della lavanderia sulle mucose respiratorie e oculari soprattutto dei soggetti esposti con ripercussioni negative sullo stato di salute”. La stessa Asl aveva ritenuto che “fosse necessario procedere all’installazione di un sistema di filtrazione adeguato alle macchine asciugatrici o all’adozione di altri opportuni accorgimenti tecnici per eliminare  l’inconveniente”.

Il gestore non aveva adottato alcun accorgimento ed era stato quindi denunciato ai sensi dell’art. 650 del codice penale per non aver ottemperato all’ordine impartito dall’autorità.

Di fatto, incurante  della nocività della propria attività, secondo la Polizia Municipale continuava  a molestare e minare lo stato di salute dei condomini e dei loro bambini costretti ad inalare vapori acrilici ed irritanti ad ogni fase di asciugatura. Le immissioni si protraevano fino a notte tarda, poiché la lavanderia era molto frequentata anche dai dipendenti di  ristoranti e di un centro massaggi asiatico della zona.

Il 23 ottobre scorso le Sezioni Territoriali Sicurezza e Mobilità della Polizia Municipale di Livorno hanno constatato che dal tubo all’interno della griglia posta sopra l’entrata della lavanderia fuoriusciva un odore acrilico e secco misto ad odore di detersivo molto penetrante che si avvertiva anche dalla pubblica via e saliva negli appartamenti. Sulla saracinesca, sul tubo e sulla  griglia erano presenti ingenti quantità di fiocchi composti da polvere, fibre , capelli e peli.

Per tutelare la salute pubblica, dunque, la Polizia Municipale ha effettuato il sequestro preventivo dell’attività e il sequestro probatorio di una matassa di peli, fibre e polvere proveniente dal tubo di emissione dei fumi delle asciugatrici. Il gestore come detto è stato denunciato.

Trw, Simoncini ribadisce impegno Regione contro ipotesi chiusura stabilimento

Fonte Toscana Notizie

Gianfranco Simoncini 2013Impegno massimo da parte della Regione, a fianco di istituzioni locali e organizzazioni sindacali, per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno della Trw. Lo annuncia l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini il quale, nel giorno del consiglio straordinario del Comune di Livorno al quale è impossibilitato a partecipare per impegni di giunta, invia un messaggio di solidarietà ai lavoratori, a due giorni dall’incontro previsto a Roma, al Ministero dello sviluppo economico.

“La Regione – dice l’assessore – ribadisce il proprio impegno per bloccare ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno. Un’ipotesi del tutto inaccettabile di fronte all’impegno responsabile dei lavoratori che in questi anni si sono adoperati per innalzare la produttività del sito e per rispondere alle richieste della azienda di rendere lo stabilimento uno dei più competitivi del gruppo. Non è assolutamente ipotizzabile un disimpegno del gruppo rispetto a Livorno – ha aggiunto Simoncini -. Tra l’altro in questi anni le istituzioni locali e la stessa Regione hanno messo a disposizione dell’azienda risorse importanti anche sul fronte ricerca sviluppo per garantire un rafforzamento dello stabilimento”.

Simoncini quindi spiega che, in vista dell’importante appuntamento del 29 ottobre al Ministero dello sviluppo economico, “chiederemo il ritiro di ogni decisione di chiusura e che comunque venga dato tempo al territorio, alle istituzioni e ai sindacati di costruire soluzioni alternative. Elemento, questo, assolutamente necessario di fronte al passaggio di proprietà della Trw: le istituzioni devono essere messe in condizione di confrontarsi con la nuova proprietà”.

L’assessore conclude quindi confermando la disponibilità della Regione “a fare la propria parte, anche in termini di risorse insieme agli impegni importanti assunti dalla stessa amministrazione comunale, per garantire un futuro alla Trw a Livorno. Nei giorni scorsi a Roma, quando ci siamo incontrati per parlare del futuro dell’Eni col viceministro De Vincenti, abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo specifico su Livorno e Trw fa parte integrante e fondamentale di questo tavolo sul quale noi vogliamo costruire un accordo che punti al rilancio dello sviluppo dell’area livornese. Saranno questi i punti con cui ci presenteremo fra pochi giorni a Roma”.