Quattro Mori, prossimo il restauro

Fonte: Comune di Livorno

quattro_moriA sedici anni dall’ultimo intervento di manutenzione e  pulizia (maggio 1997) il Monumento dei “ Quattro Mori”, simbolo della città di Livorno,  sarà sottoposto ad un lavoro di restauro manutentivo, sia nella parte bronzea che in quella lapidea. L’Amministrazione Comunale ha deciso infatti di procedere a un suo restyling, a seguito anche dell’ultimo danno subito dal gruppo scultoreo nel gennaio scorso, quando le forti nevicate hanno provocato il distacco di una parte della pergamena in pietra sostenuta da Ferdinando I dei Medici.

Ben nove sono state le ditte, specializzate nel campo del restauro e della conservazione delle opere d’arte, chiamate ad avanzare progetti per il recupero del monumento; tra queste la ditta Giovanni e Lorenzo Morigi di Bologna alla quale, su parere favorevole anche da parte della Sovrintendenza, è stato aggiudicato l’intervento.

I lavori verranno interamente finanziati dalla Fondazione Livorno con la quale il Comune ha sottoscritto un’apposita convenzione per il finanziamento.

“Il restauro del monumento simbolo della città –  spiega il presidente della Fondazione Luciano Barsotti – ha un significato particolare. Nel 2013, a venti anni dalla nascita, la Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno ha cambiato denominazione ed è diventata Fondazione Livorno. Ha scelto questo nome così essenziale per sancire il rapporto stretto e diretto che ha, e vuole rinsaldare sempre di più, con la città, il territorio, la popolazione. La donazione ai livornesi del restauro manutentivo della statua dei Quattro Mori è il primo atto simbolico di questo nuovo percorso avviato insieme.”

“L’impegno della Fondazione è un segnale importante su una strada ancora lunga e difficile-  tiene a sottolineare l’assessore alla cultura Mario Tredici –quella del recupero di importanti monumenti della città, simbolo della nostra identità culturale. Ammonta a circa 400 mila euro, infatti, secondo una valutazione degli  uffici, la cifra necessaria per il restauro globale dei monumenti cittadini. L’intervento sul complesso dei 4 Mori – prosegue quindi l’assessore –  è dunque importante e spero che la Fondazione, da sempre molto sensibile, possa impegnarsi su questo fronte intervenendo su un monumento all’anno per l’arco di cinque anni. In questo modo avremmo risolto i nostri problemi e ne saremmo grati”.
L’intervento sul complesso monumentale. Il famoso monumento cittadino situato in piazza Micheli, opera di Giovanni Bandini (a lui si deve la realizzazione della statua di Ferdinando I nel 1599) e  di Pietro Tacca (realizzò il basamento e le statue bronzee dei quattro mori tra il 1623 ed il 1626) sarà dunque riportato “ a nuovo” : sottoposto ad un accurato “lavaggio”, verranno rimosse e rinnovate le stuccature degradate, impermeabilizzate le superfici  e riparato il cartiglio distaccato che sarà ricollocato con resine e piccoli perni in acciaio.

L’intervento conservativo si preannuncia complesso e articolato, vuoi per la molteplicità di materiali di cui è composto il monumento, vuoi per lo stato di conservazione in cui il monumento stesso versa; il gruppo scultoreo dedicato ai Quattro Mori non solo è soggetto ai danni e ai fenomeni di alterazione che minacciano la maggioranza dei monumenti esposti all’aperto, ma per la sua vicinanza al mare e al vento di libeccio è sottoposto ad ulteriori aggressioni.

La scheda storica
MONUMENTO A FERDINANDO I DE’ MEDICI DETTO DEI QUATTRO MORI
nella parte inferiore del manto di Ferdinando I: JOHANNES BANDINUS FLORENTINUS FECIT 1599
su ciascuno dei bracciali dei Mori: PETRUS TACCA FECIT o EXCUDIT

Gruppo scultoreo. Statua marmorea di sovrano in piedi, con in mano uno scettro. L’uomo indossa l’uniforme dei Cavalieri dell’Ordine di Santo Stefano. Il marmo poggia su un piedistallo quadrilatero ai cui angoli stanno, incatenati con le mani dietro alla schiena, quattro schiavi di diversa età, in pose che vanno dalla struttura più raccolta e chiusa alla tensione del corpo inarcato all’indietro. I quattro schiavi, fusi in bronzo, sono legati al piedistallo mediante pesanti catene.

Il monumento fu eseguito per volontà di Ferdinando I de’ Medici, quale testimonianza del suo attaccamento alla nuova città e delle vittorie riportate dai Cavalieri dell’Ordine di Santo Stefano. II. L’attenta analisi della statua ha rilevato una iscrizione, nella parte inferiore del mantello del granduca, che indica l’autore e la data, 1599. Stando a tale ricostruzione Il progetto iniziale prevedeva già la presenza dei quattro schiavi ai piedi del Granduca.

La statua marmorea di Giovanni Bandini rimase per ben sedici anni in un angolo del piazzale della Darsena, finché nel febbraio 1516 Cosimo II, succeduto al padre, ordinò al Tacca la costruzione del basamento al centro della piazza, sulla quale la statua fu inaugurata nel maggio 1517.
A quel momento risale l’incarico da parte del nuovo granduca a Pietro Tacca per la realizzazione dei quattro schiavi, e per una nuova statua di Ferdinando I, che non venne mai realizzata.

L’esecuzione delle statue bronzee risale probabilmente agli anni dal 1620 e il ’26. Sappiamo inoltre che i bronzi non vennero tutti collocati nello stesso tempo: tuttavia alla data del giugno 1626 erano tutti e quattro al loro posto.

Poco dopo furono aggiunti i trofei in bronzo e i tabelloni in pietra dura, distrutti durante l’occupazione francese del 1799.

Le due fontane che dovevano fiancheggiare il colosso, rifiutate, furono collocate a Firenze nella Piazza dell’Annunziata.

L’idea base del monumento, imperniata sull’accostamento tra il vincitore e vinto, ancorata a modelli cinquecenteschi, prese corpo nella forma specifica nell’ambito della scuola di Giambologna. Lo stesso schema fu adottato per il Monumento equestre a Enrico IV di Francia, di poco precedente al monumento livornese e curato dallo stesso Pietro Tacca.

Stando alle fonti letterarie, lo scultore si recò ripetutamente presso i Bagni delle Galere di Livorno per studiare l’anatomia e i costumi dei reclusi, che offrivano un vasto campionario di corporature atletiche. Baldinucci ricorda il nome del modello dello schiavo dai tratti somatici negroidi con il nome Morgiano; Vivoli indica il modello dello schiavo più vecchio dei Quattro Mori come Alì Salettino.

Come è stato osservato, tuttavia, gli studi e i bozzetti dal vero furono certamente rielaborati secondo le linee di una cultura figurativa alta e complessa, che nel tema dell’uomo impegnato in vani sforzi di liberazione, trovò uno dei suoi culmini nei Prigioni di Michelangelo.

Durante il periodo dell’occupazione francese l’opera fu danneggiata, e rischiò addirittura di essere sostituita da una effigie della Libertà.

Originariamente il monumento era nella zona immediatamente prossima alla darsena. L’attuale ubicazione, più arretrata verso l’interno, si deve ad un intervento del 1886. Durante la seconda guerra fu smontata, e portata, dalla protezione antiarea, presso la Villa di Poggio a Caiano.

VII STAGIONE di MUSICA da CAMERA 2013 – 2014 CRAL ENI di LIVORNO

Fonte ConcertArti

Sabato 21 dicembre alle ore 21, presso la Chiesa di San Benedetto, in Piazza XX Settembre, Livorno, avrà luogo il CONCERTO DI NATALE per soli, coro e archi. Protagonisti l’Accademia Vocale Città di Livorno e l’Open Ensemble: Daniela Contessi direttore – Claire Briant sopranoRenata Sfriso e Anastassia Ossipova violino – Riccardo Masi viola – Giovanni Bacchelli violoncello – Stella Sorgente contrabbasso – Daniele Fredianelli basso continuo

Programma

A. Vivaldi Concerto in Re per “La Senna festeggiante”

G. Ph. Telemann Salmo 117

W. A. Mozart “Alma dei Creatoris” e “Laudate Dominum”

F. Schubert Trio per archi D471 e “Kyrie, Credo, Agnus Dei” dalla Messa in sol maggiore D 167

G. Fauré “Cantique de Jean Racine” op.11

 

Questo concerto aderisce a “1000 cori per Telethon”, iniziativa promossa da Telethon e Avis in collaborazione con Feniarco e le Associazioni regionali corali di tutta Italia, per la campagna 2013-14 volta alla raccolta di fondi in favore della ricerca. La cittadinanza è invitata

Il Concerto in Re magg. RV 121 di Antonio Vivaldi, uno dei massimi esponenti del barocco italiano e veneziano, è il decimo de “I concerti di Parigi” così chiamati per una commissione ricevuta dall’ambasciatore francese a Venezia per rappresentare “La Senna festeggiante”. Esso ci riporta però anche alle caratteristiche principali della città lagunare: l’acqua del mare che scorre veloce vicino alle coste, il moto elegante e lento delle gondole nei canali, l’opulenza delle feste aristocratiche e la vivacità del ballo. Il breve salmo 117 di George Phlipp Telemann, si presenta ben articolato in tre parti, la prima  dal carattere vivace, seguita da un largo contemplativo per terminare col canto alleluiatico. Le due composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, hanno stili completamente diversi, “Alma dei creatoris” degli anni giovanili, presenta un’alternanza della voce solista col coro in perfetto equilibrio, mentre il Laudate Dominum, quinta parte del Vesperae solemnes de confessore è una composizione più matura e molto espressiva, il cui testo, ovvero il salmo 116 è cantato prevalentemente dalla solista con chiusura finale del coro. Il Trio in Si bemolle maggiore D471 di Franz Schubert per violino viola e violoncello è un’idilliaca composizione in un unico movimento, ancora di sapore classico, un mirabile esempio di dialogo affettuoso tra i tre strumenti ad arco. Questo insieme strumentale ha stimolato la fantasia di grandi compositori che nei tre archi possono esprimere con piena e trasparente rappresentazione i tre elementi fondamentali di ogni composizione, melodia, armonia e ritmo. Ne risulta un’interdipendenza basata sull’essenzialità ed una completezza che gode di un equilibrio tanto affascinante quanto delicato. Dello stesso autore il coro con l’ensemble eseguono tre momenti della messa in sol maggiore D167.

Gabriel Fauré ha scritto molta musica religiosa e, se l’opera più importante è il Requiem, tra le composizioni più brevi, il Cantique è quella che più amata dai cori e dal pubblico. Composta nel 1865 su testo del poeta del XVII sec. Jean Racine, è considerata la prima composizione significativa di Fauré, fu pubblicata undici anni più tardi seguita da una versione per orchestra del 1906.

L’“Accademia Vocale città di Livorno”diretta dal M° Daniela Contessi, è stata fondata nel 2006, nell’ambito delle attività artistiche e culturali promosse dall’Associazione Lavoratori Comunali di Livorno. La formazione corale, varia, a seconda del repertorio, da trenta a cinquanta elementi, e, durante la sua breve attività concertistica sia in Toscana che fuori, ha proposto pagine musicali di grande spessore, come i “Carmina Burana” di C. Orff, la “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini e diversi programmi a tema, collaborando sempre con musicisti professionisti.

Daniela Contessi, nata a Ravenna, diplomata in Pianoforte e  Musica Corale Direzione di Coro, ha iniziato a dirigere a sedici anni studiando con Adone Zecchi e Peter Eidenbenz, direzione d’orchestra con Romolo Gessi e Lior Shambadal, e canto con Liliana Poli. Docente di Esercitazioni corali in diversi conservatori italiani, attualmente insegna al Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia. Della sua intensa attività concertistica, svolta come direttore, soprano e pianista, ricordiamo le collaborazioni con: Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Ravenna Festival, Aterforum Ferrara Festival, J C H Art Agency (Praga), Teatro Comunale di Adria, Festival Musica Pomposa, Juventudes Musical Euskadi (Bilbao), Abano Musica Festival, Ente Rovigo Festival, “Associazione A. Mariani” di Ravenna, San Gimignano Festival.  In trent’anni di attività ha diretto molti cori, realizzando produzioni significative, come il Trittico di C. Orff  “Carmina Burana”, “Catulli Carmina” e “Trionfo di Afrodite” in forma scenica.

Claire Briant Nesti, nata a San Josès Costarica il 13.04.1989, inizia giovanissima lo studio del canto con Antonella Canovaro, poi canto lirico con il soprano Elena Cecchi Fedi presso la Scuola di Musica di Pistoia. Nel 2006 debutta la parte di Livia nella Cantata “Il Giuoco del Quadriglio” di Antonio Caldara. Ha collaborato con molte corali esibendosi come solista nel “Magnificat” di T. Albinoni, “Missa Brevis KV65” e “Missa Brevis KV140” “Laudate Dominum” KV 339 di W.A.Mozart, e la Messa sol magg. D 167 di F. Schubert. Nel 2010 e nel 2011 si è esibita nella Rassegna “Nuove Voci della Lirica” organizzata da Pratolirica. Attualmente cura la sua preparazione tecnico-vocale con il soprano Mayumi Kuroki.

L’OPEN ENSEMBLE, quartetto composto da pianoforte, violino, viola e violoncello, indica, con il suo nome, l’ampio repertorio a cui attinge questa formazione in tutte le varianti di organico possibili. Daniele Fredianelli, Renata Sfriso, Riccardo Masi e Giovanni Bacchelli, nell’arco della loro attività, hanno condiviso molte esperienze di orchestra, di musica da camera e di insegnamento e l’ “Open ensemble” è il frutto del loro rapporto di stima professionale e di amicizia. Propongono il repertorio dei grandi compositori e pagine meno note anche in trascrizioni. In coerenza con il loro nome, i componenti dell’Open Ensemble collaborano volentieri anche con altri musicisti ed artisti. Anastassia Ossipova ha compiuto gli studi in Russia al Conservatorio di Kazan con L. Ghrudzin e M. Achmetov. All’età di 14 anni ha vinto il concorso P. I. Ciaikovskij di Izhevsk, da allora si è esibita come solista ed in formazioni cameristiche in Russia e all’estero effettuando registrazioni Radio-Televisive. In Italia, conseguita la laurea specialistica in violino, si dedica anche all’insegnamento. Stella Sorgente si diploma in contrabbasso presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno all’età di 19 anni con il massimo dei voti e la lode. Nel 2011 consegue il biennio specialistico di II livello, sempre presso l’Istituto Mascagni con il massimo dei voti e la lode. Ha suonato in diverse orchestre in Italia e all’estero: fra queste, E.U.Y.O. (European Union Youth Orchestra), Orchestra del Festival Pucciniano, O.R.T., Orchestra dell’Arena di Verona. Attualmente insegna contrabbasso al Liceo Musicale “C .Percoto” di Udine.

Organizzato dal Circolo Cral Eni – Collaborazione artistica Associazione Concertarti

Scheda sintetica

VII STAGIONE di MUSICA da CAMERA 2013 – 2014, CRAL ENI  di LIVORNO

7 concerti sui diversi linguaggi e modi espressivi della musica da camera

 

Date, Orari e Titoli

Sabato 21 dicembre, ore 21

CONCERTO DI NATALE per soli, coro e archi

Musiche di A. Vivaldi  – G. Ph. Telemann  – W. A. Mozart  – F. Schubert  – G. Fauré

Accademia Vocale Città di Livorno e Open Ensemble

Daniela Contessi direttore – Claire Briant soprano

Luogo: Chiesa di San Benedetto Livorno, cap 57100, Piazza XX Settembre
Mail: concertarti@gmail.com

 

 

Handicap, negli uffici comunali arriva l’interprete per i sordi

Fonte Comune di Livorno

sordiParte il 19 dicembre all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune (URP) un importante servizio per le persone sorde che verrà attivato in collaborazione con  l’Ente Nazionale Sordi e con Associazione “COMUNICO”.

Si chiama “Sportello ABC, Abbattimento Barriere Comunicative” nei confronti appunto di persone con deficit auditivo.

Il servizio prevede la presenza di un interprete di LIS (Lingua dei segni italiana) e di un Assistente alla Comunicazione per due volte alla settimana (lunedì dalle 11.30 alle 12.30 e giovedì dalle 16.30 alle 17.30).

Gli interpreti aiuteranno le persone sorde o chi ha necessità di comunicare frequentemente con persone sorde, a sbrigare pratiche burocratiche e più in generale ad accedere ai servizi del Comune. Potranno accedere allo sportello ABC anche le persone straniere visto che il linguaggio dei segni è internazionale.

Il servizio è su prenotazione (anche per SMS) al numero 347-4058774 e al fax 0586-503122, email livorno@ens.it<mailto:livorno@ens.it> eassociazionecomunico@gmail.com<mailto:comunico@gmail.com>

Tutte le informazioni per come accedere al servizio saranno disponibili sul sito del Comune, di ENSS Livorno e dell’associazione COMUNICO. Inoltre un volantino informativo è stato mandato a tutte le istituzioni pubbliche di Livorno e Collesalvetti (Circoscrizioni, Comune di Collesalvetti, Distretti Asl, Ospedale, Asl ufficio Ausili, Prefetura, Questura, Agenzia delle Entratre, Inps,scuole, ecc).

Secondo un rapporto ISTAT del 2009-2010, la disabilità legata al deficit uditivo coinvolge in maniera più o meno grave l’1,8% della popolazione. La sordità infantile colpisce 1-2 nati su 1000 (sordi perlinguali); 50-100 bambini nascono sordi ogni mese in Italia, da 600 a 1200 ogni anno. Sul territorio di Livorno e provincia sono residenti 160 soggetti sordi profondi, da aggiungere a un 20% di sordi gravi riconosciuti invalidi civili che usufruiscono di pensione di invalidità e dei diritti sanciti dalla L.104/92 come i sordi profondi (insegnanti di sostegno a scuola, assistenza comunicativa specialistica nell’inserimento scolastico, extrascolastico e sociale).

La sordità, come spiegano i rappresentanti dell’ENS e dell’associazione COMUNICO, è un handicap invisibile e subdolo, che si riconosce solo al momento della comunicazione. Il fatto che sia invisibile crea equivoci e disorientamento in chi non lo conosce. Le persone sorde usano due metodi per comunicare:ci sono sordi che usano solo ed esclusivamente la lettura labiale e parlano, ci sono sordi che usano la lingua dei segni, oltre che quella oralista. In entrambi i casi hanno bisogno di assistenti alla comunicazione specializzati

L’iniziativa è stata presentata alla stampa dall’assessore al Sociale Carla Roncaglia. Presenti per l’ Associazione “COMUNICO” la presidente  Vania Vitolo, per l'”Ente Nazionale Sordi il consigliere regionale dell’ENS Raffaele Paternoster e le interpreti Francesca Luporini e Laura Pacini.

Per il Comune hanno partecipato, insieme all’assessore Roncaglia, la dirigente Affari Generali Graziella Launaro, la dirigente U.O.va Servizi Sociali Senia Bacci Graziani, la responsabile dell’Ufficio Area Handicap e Ridotta Autonomia Alessandra Alonzi, la Responsabile URP Odetta Tampucci.

Calcio, Lazio-Livorno 2-0

Di Marco Ceccarini, www.amaranta.it

logo_livornoUn Livorno impalpabile cede il passo alla Lazio all’Olimpico di Roma. Eroe della giornata, il biancoceleste Klose, che con la sua doppietta nel giro di sette minuti, oltre ad aver steso la squadra di Nicola, ha in pratica salvato la panchina di Petkovic. La Lazio con questa vittoria si rilancia in classifica, il Livorno si complica invece la vita.

La Lazio è partita forte e poco dopo il quarto d’ora Klose ha dato inizio al suo show. Prima ha deviato un tiro sbagliato di Candreva colpendo in pieno il palo, poi icon l’esterno ha tentato il colpo sotto, Bardi ha deviato, ma la palla è tornata sui suoi piedi il tedesco ha depositato facilmente in rete. Il raddoppio è arrivato dopo sei minuti quando, sempre lui, ha raccolto una conclusione di Hernanes e battuto Bardi.

Il doppio colpo subito non ha tuttavia dato la scossa necessaria al Livorno. Nella ripresa Nicola ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo Emeghara, ma Marchetti non ha corso mai seri pericoli. Gli amaranto sono rimasti impalpabili e poco concreti.

Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Konko, Cana (1’ st Biava), Dias (36’ st Ciani), Radu; Candreva, Biglia, Hernanes (1’ st Perea), Lulic; Ederson; Klose. A disp. Strakosha, Guerrieri, Cavanda, Novaretti, Vinicius, Ledesma, Onazi, Anderson, Floccari. All. Petkovic.

Livorno (3-5-2): Bardi; Coda (1’ st Valentini), Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Biagianti, Duncan, Mbaye (1’ st Greco); Siligardi (19’ st Emeghara); Paulinho. A disp. Aldegani, Anania, Gemiti, Rinaudo, Lambrughi, Belingheri, Benassi, Mosquera, Borja. All. Nicola.

Arbitro: Peruzzo di Schio.

Reti: 18’ pt Klose, 26’ pt Klose.

Note; ammoniti Coda, Hernanes, Luci, Schiattarella, Greco, Radu, Duncan.

Al via il progetto di caratterizzazione della costa livornese a cura del Centro Interuniversitario di Biologia Marina

Fonte Comune di Livorno

centro interuniversiatario

Rientra nelle misure di compensazione per il rigassificatore OLT, il progetto ambientale di caratterizzazione della costa livornese avviato dal CIBM (Centro Interuniversitario di Biologia Marina) e presentato questa mattina a palazzo comunale dall’assessore all’ambiente, nonché presidente del CIBM, Massimo Gulì e dal direttore del CIBM Stefano De Ranieri.
“Un progetto – ha esordito l’assessore – che ci consentirà di conoscere più approfonditamente la nostra costa  e, attraverso dati aggiornati, capire lo stato di salute complessivo del nostro ecosistema marino, sia adicente che a largo della costa livornese”. ( la costa livornese si estende dallo Scolmatore a Chioma e comprende anche l’isola di Gorgona)
Scopo del progetto è infatti proprio quello di giungere ad una classificazione  dei vari siti “sensibili” mediante opportuni indicatori ambientali. Saranno individuati degli indicatori biologici per valutare lo stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica e il popolamento delle specie animali e vegetali sia di fondi duri che di fondi molli; verranno prese in considerazione le specie protette per una maggiore valorizzazione della biodiversità ed un’attenzione particolare sarà rivolta alla qualità chimica, fisica, microbiologica ed ecotossicologica delle acque valutando anche come indicatore l’alga Ostreopsis ovata, che nel passato è stata causa di allergie per l’uomo. I risultati verranno inseriti in un data base in modo che con una semplice consultazione cartografica si possa risalire alle caratteristiche principali dell’area marina indagata.
“Al termine dello studio verrà fornito un report scientifico/divulgativo con i risultati e le considerazioni inerenti lo stato ambientale della costa livornese – ha evidenziato Gulì – il report dovrà avere la caratteristica di un vero e proprio strumento di comunicazione esterna facilmente usufruibile da parte di tutti i cittadini, ed a tale proposito verrà anche organizzata una giornata pubblica di presentazione dei risultati del progetto”.
A sottolineare il carattere non solo puramente scientifico del progetto – che sarà oggetto di valutazione anche per l’adozione del nuovo piano strutturale, -l’assessore ha quindi ricordato l’avvio già da oggi di un questionario on line a cui i cittadini potranno accedere e rispondere a 40 domande inerenti la nostra costa. Il questionario dal titolo “ Il mio mare…Il nostro mare”  scade il 22 febbraio prossimo ed è pubblicato sul sito del CIBM (http://www.cibm.it/questionario/).
La necessità di abbinare allo studio scientifico , che tra l’altro si avvarrà di tecniche nuove ed innovative, anche un momento partecipativo, nasce dalla  consapevolezza del rapporto stretto che la città ha con il mare e con la costa su cui insistono interessi molto diversi. Rilevare le esperienze e le opinioni di coloro che frequentano il mare risulta estremamente utile per migliorare lo standard di qualità dell’ambiente marino-costiero livornese.
Sono in programma inoltre tutta una serie di incontri con associazioni sportive, ambientaliste e circoli per raccogliere possibili proposte tese al miglioramento dello stato del nostro mare e della fruizione dello stesso .
Sia i dati del questionario che le indicazioni raccolte nel corso degli incontri pubblici saranno convogliati in una unica documentazione che verrà presentata alla città insieme ai dati dell’indagine scientifica.