“Fai quarcosa!” Serata ad ingresso gratuito per giovani creativi

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno

“Fai quarcosa! “: porta, proponi e partecipa agli happening culturali al Teatro delle Commedie. E’ l’appello che le associazioni Anffas e Teatro del Porto lanciano alla città per martedì prossimo, 23 febbraio (ore 20), al Nuovo Teatro delle Commedie appunto, dove sono invitati tutto coloro che vogliono esprimere in maniera autonoma e indipendente la loro creatività.

Chiunque abbia o desideri realizzare un’idea artistica potrà farlo liberamente nello spazio attrezzato del teatro e condividerlo con i presenti. Che si tratti di pittura, poesia, recitazione, danza o qualsiasi altra espressione artistica, l’obiettivo è esprimersi e condividere con altri la propria sensibilità artistica.

L’iniziativa – a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi – fa capo al Laboratorio di consapevolezza creativa, curato da Anfass e Teatro del porto, ed inserito nel più ampio progetto del Comune di Livorno Diversamente Liberi (3°fase).

Il laboratorio di consapevolezza creativa , iniziato nel novembre scorso e condotto da Michelangelo Ricci, Lamberto Giannini, Claudia Mazzeranghi e Maurizio Muzzi nei quartieri di Shangay e La Leccia, ha visto la creazione di un gruppo stabile di giovani artisti livornesi ( 25 persone tra i 18 ed i 30 anni) che insieme hanno realizzato, quali sintesi della loro espressività, un cortometraggio dal titolo “Fai quarcosa”.

Lo stesso titolo è stato scelto anche per la serata di martedì 23 febbraio, quando il gruppo di laboratorio, presente all’happening culturale, potrà “allargarsi” ed aprirsi a new entry per elaborare insieme un nuovo evento.
Chiunque si presenti al Nuovo teatro delle Commedie potrà ricevere gli strumenti, le tecniche ma anche tutte le informazioni necessarie per realizzare le proprie ambizioni artistiche.

Al via l’intervento di restauro all’interno della Fortezza Vecchia

Fonte: www.provincia.livorno.it

Inizieranno nei prossimi giorni i lavori di recupero e adeguamento di alcuni locali della Fortezza Vecchia.  

L’intervento è realizzato nell’ambito del progetto “Fortezza Vecchia – tracciati e ambienti”, finanziato  con fondi statali (ex legge 237/93) e fondi Cipe ai quali si aggiunge un contributo della Provincia di 115.000 euro.
Il progetto è stato illustrato a Palazzo Granducale dal vice presidente e assessore alla cultura della Provincia, Fausto Bonsignori e dal sovrintendente ai Beni Architettonici Pisa e Livorno, Gugliemo Malchiodi. Erano presenti l’assessore regionale alla cultura, l’assessore provinciale al turismo, Paolo Pacini, il presidente della Camera di commercio, Roberto Nardi, gli assessori Mario Tredici e Paola Bernardo del Comune di Livorno.

Il progetto, per un costo totale di 970.000 euro, ha già visto la realizzazione di una prima tranche di lavori che hanno riguardato il restauro della Chiesa di S. Francesco e della cappella annessa, situati all’interno della Fortezza.

“La Regione Toscana  – ha sottolineato Bonsignori – ha reso disponibile una parte delle risorse, assegnando all’Amministrazione Provinciale un finanziamento di 420.000 euro per l’avvio della seconda tranche dei lavori. La Provincia, in accordo con la Sovrintendenza, ha già concluso le procedure di gara per l’assegnazione dell’appalto”.

I lavori interesseranno due aree: il locale denominato “Broletto”,  con interventi di sistemazione e consolidamento statico del primo piano, infissi, impianto elettrico, pavimentazione; un’altro locale posto sul lato nord delle mura, per il quale sono previste opere di consolidamento statico,  ripristino paramento murario, intonaci, pavimento, infissi e predisposizione dell’ impianto elettrico.

 L’esecuzione dei lavori sarà seguita da un apposito gruppo intersettoriale costituito da personale dell’Amministrazione Provinciale e della Soprintendenza, alla quale è affidata la direzione dei lavori.

“La Provincia  e il Comune di Livorno – ha detto Bonsignori – avvieranno un confronto fra tutti gli enti interessati sulle ipotesi di utilizzo del bene. Il restauro della Fortezza Vecchia – ha aggiunto – consente di recuperare una struttura di grande pregio architettonico, naturale ingresso alla città. Come Provincia, nel rispetto delle prerogative degli enti proprietari,  pensiamo sia importante non solo restituire questo luogo al pieno utilizzo dei cittadini livornesi, ma farne anche uno dei principali centri a vocazione turistico-culturale del territorio”.

“Lavate” e ripulite dalle scritte le statue di Leopoldo II e Ferdinando III di piazza della Repubblica

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno

Manca solo la stuccatura del basamento  di Ferdinando III – che assicurano i restauratori verrà fatta appena le condizioni meteo lo permetteranno – e si è concluso l’intervento di manutenzione sulle due statue ottocentesche di piazza della Repubblica: Leopoldo II e Ferdinando III.

Dal 23 gennaio scorso la ditta Giannitrapani di Pisa ha lavorato sui due monumenti cittadini sottoponendoli ad un lavaggio completo per “riprendere colore” e tornare allo stato originario.

In particolare per il Leopoldo , una “doccia” a pressione controllata  ha rimosso totalmente lo strato di guano di piccione che rendeva la statua di un colore tendente al marrone. Ora è tornata al bianco originario.

Per il Ferdinando l’intervento è stato invece più complesso. E’ stata rimossa con una microsabbiatrice a polvere di pomice la scritta con vernice spray che deturpava il manufatto e sono state  cancellate con solventi speciali  le scritte a pennarello indelebile. I restauratori hanno dovuto rimuovere anche alcuni chewing-gum che deturpavano i gradini del monumento nonostante che questo sia protetto da una cancellata.

Ora le due statue delle piazza si presentano in buono stato conservativo. Certo contro i piccioni ed i loro escrementi c’è poco da fare… ma per le scritte vandaliche il Comune si rimette al senso civico dei cittadini.

Francesco Pozzi, Monumento a Ferdinando III di Lorena granduca di Toscana, 1831 – 1847

Marmo scolpito. – Altezza: cm. 445. L’opera venne inaugurata nel 1847. Il sovrano è rappresentato secondo la consueta iconografia: vestito da una toga, giovane nell’aspetto, tiene nella mano sinistra, adagiata verso il basso, un cartiglio, mentre la destra è sollevata in atto declamatorio. Accanto alla figura un mezzo pilastro decorato con motivi classicheggianti. L’elbano Francesco Pozzi  fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola neoclassica fiorentina; di formazione accademica, ottenne importanti incarichi sia dai Borbone di Lucca che dal granduca Ferdinando, per il quale realizzò alcune sculture per la residenza di Poggio Imperiale e Palazzo Pitti. Per le Logge degli Uffizi scolpì la statua di Farinata degli Uberti.

Emilio Santarelli  Monumento a Leopoldo II di Lorena granduca di Toscana, 1849 – 1855

Marmo scolpito. – Altezza: cm. 455 Il monumento è composto dalla figura del sovrano e da un basamento entro il quale si iscrivono due bassorilievi. L’epigrafe del lato sinistro del basamento, che allude alla annessione della Toscana al Regno di Piemonte, nel 1860, fu apposta dopo l’erezione della statua, nel 1865. La statua sostituì quella di analogo soggetto realizzata da Emilio Demi e danneggiata durante i moti popolari del 1849. Il sovrano è rappresentato in piedi, togato. Diversamente dall’iconografia della statua precedente il personaggio rappresentato è più anziano e al posto dello scettro tiene un cartiglio. Si nota lo stesso attributo della corona di quercia della statua del Demi. Emilio Santarelli si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove nel 1832 venne eletto professore accademico. Ottenne importanti commissioni, tra le quali occorre ricordare il monumento a G. Vincenzo Alberti in S. Croce (1836), la Fortezza per il Monumento a C. Colombo a Genova (1845-49), la statua di Michelangelo per il Loggiato degli Uffizi (1842). Anche nelle sue opere più tarde si mostrò sempre tenacemente legato al gusto romantico della prima metà dell’Ottocento.

Ippica. Stabilita la riapertura dell’ippodromo Caprilli

Fonte: www.amaranta.it

L’ippodromo Caprilli di Livorno può riaprire i battenti. A seguito dell’incontro svoltosi oggi al Ministero delle Politiche agricole fra la delegazione dell’Unire, quella degli ippodromi metropolitani e la delegazione ministeriale, secondo quanto informa l’agenzia Agi, è stata infatti stabilita la riapertura temporanea degli ippodromi di Roma, Milano, Livorno e Ravenna dal 20 al 28 febbraio, in attesa di un nuovo incontro fissato per il 24 febbraio nel corso del quale il ministro Luca Zaia incontrerà le medesime delegazioni.

 Nel frattempo, oltre alla riapertura degli ippodromi per le corse sia di trotto che di galoppo, i rappresentanti dell’Unire e degli ippodromi metropolitani hanno accettato tutte le clausole giuridiche ed economiche dell’accordo non oggetto di contestazione. Gli altri punti sono stati rimessi alla prossima mediazione del ministro.

Calcio, Livorno-Bologna 0-1

Fonte: www.livornocalcio.it

Compleanno amaro per il Livorno di Serse Cosmi che esce sconfitto dall’Ardenza per una rete a zero. L’eroe di giornata è il rossoblù Di Vaio che, al 22′, mette alle spalle di Rubinho.

Gara complicata già dal primo minuto: il Bologna si chiude nella sua metà campo e non lascia spazi agli amaranto. Il primo a provarci è Pulzetti, seguono Knezevic e Danilevicius ma l’attento Viviano nega ai nostri ragazzi la gioia del gol. Il primo tempo si chiude con il Bologna in avanti: Buscè sfiora il raddoppio al 31′ con un clamoroso palo.

Nella ripresa il Livorno cerca di reagire con Bellucci prima, Danilevicius, Di Gennaro, Pulzetti e Filippini, dopo. Intanto, gli amaranto perdono mister Cosmi, espulso da Bergonzi per proteste. Livorno-Bologna finisce 0-1 dopo quattro minuti di recupero.